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Politica

Pacchetto aiuti della Provincia, Team K: “Nessun rimborso dei contributi a fondo perduto”

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Una delle misure del pacchetto di aiuti pianificato a livello locale è costituita da contributi a fondo perduto o in conto capitale da parte della Provincia per le piccole imprese (liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprese individuali, società di persone o società di persone con una filiale in Alto Adige) con un massimo di 5 dipendenti a tempo pieno (compresi i proprietari e i soci assistenti).

Le domande possono essere presentate da aziende che hanno una perdita di almeno il 50% del loro fatturato rispetto all’anno precedente, in uno dei mesi di marzo, aprile o maggio 2020. I contributi oscillano tra i 3 e i 10mila euro, a seconda del numero dei dipendenti.

Le perdite o i contributi in conto capitale servono alle società interessate per pagare i costi fissi nei mesi in cui sono stati costretti ad interrompere il lavoro. Tuttavia, questi contributi devono essere tassati.

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I criteri per accedere agli aiuti non si limitano ad un solo criterio. Se un’azienda dovesse perdere meno del 20% del suo fatturato nel 2020 rispetto al 2019, dovrebbe restituire il contributo insieme agli interessi.

Secondo il Team K, questo non è accettabile.

Non è più possibile dare alle aziende contributi per le perdite che sono completamente tassabili e allo stesso tempo pretendere che debbano restituire il denaro già tassato, compresi gli interessi, se poi lavorano sodo e recuperano entro la fine dell’anno una parte del loro fatturato e – come sarebbe auspicabile – anche dei loro utili. Anche, e soprattutto, in considerazione del fatto che una parte di questo denaro è già stata comunque restituita tramite le tasse. Per questo chiediamo che questo passaggio sia cancellato dalla legge”, ha sostenuto Paul Köllensperger.

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Andrebbe anche considerato che in molti casi il crollo nelle vendite di un’impresa si verificherà solo in modo differito, a partire da giugno ad esempio. Per molti, il vero crollo si verificherà quindi in estate. Per tutti loro, il Team K propone di estendere il periodo di riferimento al 31 ottobre 2020.

Un’altra critica di Unterholzner: “Sono due mesi che ci occupiamo della crisi legata al coronavirus. Se guardiamo ai nostri vicini Germania, Austria e Svizzera, la gestione della crisi nella nostra provincia non è paragonabile. Nonostante in questi Paesi il virus si sia manifestato due settimane più tardi rispetto all’Alto Adige, i rispettivi governi hanno fatto arrivare liquidità e aiuti alle aziende e ai dipendenti con settimane di anticipo.

A quanto pare, anche l’Svp è giunta a questa conclusione, meglio tardi che mai. “Resta da vedere, tuttavia, se la Giunta provinciale sarà poi davvero in grado di gestire per tutta la fase 2 una crisi degna di questo nome”, conclude Josef Unterholzner.

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