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Alto Adige

Parco Nazionale dello Stelvio: attenzione verso le comunità locali

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Valorizzazione le zone montane favorendo la partecipazione delle popolazioni è una responsabilità sociale ed economica e una sfida non più rimandabile. Tocca a noi completare il lungo iter di approvazione del Piano del Parco per poter aprire un nuovo capitolo per il Parco Nazionale dello Stelvio“.

Lo ha detto ieri (13 giugno) l’assessora provinciale allo sviluppo del territorio, al paesaggio e ai beni culturali,, Maria Hochgruber Kuenzer, al termine della prima riunione del Comitato di coordinamento e indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio. Si è trattato del primo incontro che ha inaugurato ufficialmente la presidenza altoatesina per i prossimi cinque anni.

Nel corso della conferenza stampa, seguita al primo incontro del Comitato, erano presenti Nicolò De Salvo, Capo di Gabinetto vicario del Ministro per la Transizione Ecologica e Georg Altstätter, presidente del Comitato di gestione per il Parco nazionale dello Stelvio e sindaco di Martello.

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Per l’Alto Adige presiedere il Comitato rappresenta una grande responsabilitàha sottolineato Hochgruber Kuenzeril territorio altoatesino occupa la parte più estesa del Parco dello Stelvio con i suoi 54 mila ettari”. Maria Hochgruber Kuenzer, che ha ringraziato la regione Lombardia per l’ottimo lavoro svolto nel corso del suo mandato e il Ministero per la Transizione ecologica per la disponibilità e il dialogo proficuo e costruttivo, ha evidenziato la grande attesa che l’Alto Adige e la popolazione altoatesina ripone nella conclusione del processo dell’approvazione del Piano del parco. L’Alto Adige tiene molto allo sviluppo sostenibile del parcoha dettovogliamo definire un piano rispettoso delle esigenze e delle specificità dei territori e del bene comune“.

Il sindaco di Martello e rappresentante dei comuni altoatesini del Parco Nazionale dello Stelvio, Georg Altstätter, ha reso noto lo stato di avanzamento dell’approvazione del Piano del Parco Nazionale e del Regolamento del Parco Nazionale da parte delle amministrazioni che condividono la gestione dell’area del Parco (Alto Adige, Trentino e Lombardia).

“Entrambi i documenti sono stati approvati per la quota relativa alla parte altoatesina che copre 53.495 ettari e 10 Comuni ha evidenziatolavoriamo ad un percorso virtuoso e sostenibile affinché le popolazioni locali continuino a vivere nelle zone di montagna”. Nicolò De Salvo, vicecapo di Gabinetto del Ministro per la Transizione Ecologica, ha gettato uno sguardo sul ruolo che deve portare avanti il Comitato di coordinamento e indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio.

Per il Ministero è una priorità supportare i tre settori del Parco nel processo di approvazione del Piano, sostenendo un’ottima tutela del territorio che non può non passare attraverso le persone che ci vivono” È importante predisporre linee guida chiare e definite rispetto ai vari ambiti di competenza territorialeha detto – capaci di coniugare le esigenze ambientali con lo sviluppo sostenibile del Parco dello Stelvio”.

Alla prima riunione del Comitato di coordinamento e indirizzo del Parco Nazionale dello Stelvio, hanno preso parte, oltre all’assessore Kuenzer, il sindaco Altstätter e Vice Capo di Gabinetto del Ministero Nicolò De Salvo, anche i rappresentanti delle delegazioni delle altre due amministrazioni che gestiscono il Parco: per il Trentino il Vicepresidente e assessore provinciale all’ambiente Mario Tonina e il sindaco di Rabbi Lorenzo Cicolini, mentre per la Lombardia l’assessore regionale competente Massimo Sertori e il rappresentante dei comuni lombardi Guerino Benaglio. Presenti anche Silvia Simoni, in rappresentanza delle associazioni ambientaliste, e Barbara Franzetti, per l’Istituto Nazionale per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)

Il Comitato di coordinamento: indirizzi e compiti – Dalla data che ne ha sancito la costituzione, l’11 febbraio del 2015, Il Comitato di coordinamento e di indirizzo del Parco nazionale dello Stelvio garantisce la configurazione unitaria del Parco ed è costituito da un rappresentante della Provincia autonoma di Bolzano, un rappresentante della Provincia autonoma di Trento, un rappresentante della Regione Lombardia, un rappresentante del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché da tre rappresentanti dei Comuni il cui territorio amministrativo rientri nel Parco, di cui uno per i Comuni della Provincia autonoma di Trento, uno per i Comuni della Provincia autonoma di Bolzano e uno per i Comuni della Regione Lombardia. Nell’organismo vi sarà anche un rappresentante delle associazioni di protezione ambientale riconosciute, designato dal Ministero dell’ambiente sulla base del criterio della maggiore rappresentatività, nonché un rappresentante designato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca.

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