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Politica

Parità di diritti per tutti: il Team Koellensperger contro il Congresso mondiale delle famiglie

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L’appello di oltre 240 accademici in materie giuridiche italiani ed europei, una petizione sottoscritta da oltre 136mila cittadini promossa da una trentina di associazioni per richiedere il ritiro di tutti i patrocini pubblici, per una manifestazione di protesta che si annuncia imponente.

Anche il Team Koellensperger vi aderisce e si oppone alla realizzazione della manifestazione per le famiglie prevista in Veneto da oggi (29 marzo) fino al 31 marzo.

Il Congresso mondiale delle famiglie in programma a Verona ha suscitato infatti grandi polemiche nell’opinione pubblica e nella politica per le posizioni considerate da molti reazionarie e “che hanno l’odore stantio di secoli passati”, sottolinea Koellensperger.

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È impressionante come questa sparuta minoranza di fondamentalisti sia ben rappresentata nella Lega – si legge in una nota – il congresso ha ottenuto il patrocinio della Provincia e della Regione Veneto nonché del ministero per la famiglia e le disabilità (mentre il premier Antonio Conte ha avuto il buonsenso di ritirare quello della Presidenza del Consiglio);

interverranno, oltre al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il vicepresidente del Consiglio e dell’Interno, Matteo Salvini, il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Marco Bussetti e, naturalmente, lo stesso ministro per la famiglia e la disabilità Lorenzo Fontana, oltre ad ospiti stranieri, politici, attivisti e personaggi che a vario titolo si oppongono con forza a diritti come quello di abortire e a qualsiasi apertura alle coppie omosessuali.

Da città dell’amore, Verona si trasformerà nella città dell’odio e della discriminazione: sarà una conferenza contro chiunque non si conformi e molti dei temi trattati riportano a periodi nei quali la donna, secondo il diritto di famiglia, era subordinata all’uomo, quando non era consentito divorziare, abortire e gli omicidi di donne erano considerati delitti d’onore, quando lo stupro era un reato contro la morale e non contro la persona e l’omosessualità era considerata una patologia“.

Fortunatamente civiltà e leggi adeguate ci consentono di vivere in una società non ancora perfetta ma di certo più rispettosa dei diritti di tutte e tutti rispetto ai tempi in cui figli legittimi e illegittimi avevano diritti diversi – sostiene la consigliera provinciale Maria Elisabeth Rieder – . Per questo è necessario contrastare queste politiche patriarcali ed oppressive che ci fanno arretrare e minano il nostro diritto all’autodeterminazione, sostenendo e diffondendo al contrario temi fondanti come quello delle pari opportunità, della prevenzione della violenza di genere, del superamento degli stereotipi e delle discriminazioni che ancora connotano il mondo del lavoro e la società più in generale“.

Il Team Köllensperger aderisce all’iniziativa “Non un passo indietro – Kein Schritt zurück”, che raccoglie le organizzazioni locali che hanno sottoscritto l’invito alla mobilitazione in occasione del congresso di Verona e che venerdì 29 marzo alle ore 9 terranno una conferenza stampa presso lo spazio delle Resistenze in via Torino 31 a Bolzano.

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