Pasticcio provinciale, P. Ghizzi: “La puzza di xxxxx si sente a un miglio. La verità sui tamponi obbligatori a scuola”

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“Kompatscher & Co. non molto tempo fa hanno acquistato tamponi per molti, molti soldi pubblici – si parla di milioni – ed ad oggi non sapevano come smaltirli. Come da foto, si tratta di tamponi CE standard da PROFESSIONAL USE. Infatti CE senza numerini è per uso professionale e richiede personale specializzato.

Da qui la brillante idea di ‘obbligare’ all’uso, con un ricatto, tutti gli studenti che si vedono costretti a sottoporsi con altissima frequenza a questa misura, nonostante il ministero abbia detto che non si può obbligare gli studenti al tampone con il ricatto ‘o lo fai o resti a casa’. Insomma, per sviare l’attenzione sui soldi spesi a caxx@ per una quantità enorme di tamponi, i geni che ci amministrano si sono studiati questa mossa, che difendono come toccasana per la lotta al virus (altrimenti la lotta l’avrebbero dovuta fare alla Corte dei conti).

Ma non paga di questo ennesimo ‘pasticcio’ – e sono buono con i termini – oltre al danno consistente nell’acquisto sconsiderato di tamponi, anche la beffa, sempre a spese della comunità, che vede la banda Kompatscher & Co. incaricare le farmacie (quasi tutte private) SENZA APPALTO (e senza motivo perchè si potevano utilizzare magazzini provinciali o comunque mediante un appalto far lavorare ditte diverse) per la distribuzione dei tamponi alle scuole alla modica cifra di 6 euro a cartone.

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Ma si badi, non sono le farmacie a consegnare ma le scuole che passano a ritirare, versando – a questo punto agli amici degli amici dei cuggini – l’obolo regalato dalla giunta. Quanta puzza in questa manovra, quanto senso di disgusto nel sapere queste cose, che sperequazione di denaro pubblico. Mi auguro che questi personaggi vengano chiamati a rendere conto delle loro azioni“.

Il commento è di Maurizio Puglisi Ghizzi, ex consigliere comunale e già candidato sindaco per CasaPound alle scorse elezioni comunali di settembre 2020.

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