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Politica

Patto di Garanzia, Vettori sostiene Kompatscher: “No ai 400 milioni per Roma”

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Carlo Vettori, Consigliere di Alto Adige Autonomia, concorda con le esternazioni fatte ieri, in videoconferenza, dal governatore altoatesino che rivendica il diritto della nostra Autonomia, in un momento di profonda crisi economica delle categorie e delle famiglie, di non elargire a Roma un contributo straordinario di centinaia di milioni di euro.

Ci siamo lasciati alle spalle la prima fase, ma l’emergenza non è finita. La nostra provincia sta iniziando ora a risollevarsi dalle pesanti misure di contenimento che hanno messo in ginocchio l’economia locale. Servono risposte urgenti e interventi mirati, non gesti di generosità verso il Paese, spiega il Consigliere di Alto Adige Autonomia.

L’oggetto del contendere è quel Patto di Garanzia in virtù del quale Roma si aspetterebbe dalla Provincia Autonoma i consueti 400 milioni di euro di contribuzione annua. Una richiesta sulla quale, ieri, il Presidente Arno Kompatscher – in occasione della diretta Facebook promossa dal partito autonomista del Friuli Venezia Giulia “Patto per l’Autonomia” – si è espresso negativamente.

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“Chiediamo solo, se ci fosse mancato gettito fiscale, di non dover dare il nostro contributo straordinario allo Stato in un momento in cui lo Stato deve indebitarsi per poter aiutare cittadini, aziende, Comuni, Province e Regioni – ha detto il Landeshauptmann -. In caso contrario, se ciò non venisse accettato, non solo non potremo più appoggiare questo governo ma il rapporto con la Provincia di Bolzano sarà molto difficile. La nostra gente non lo accetterà e io non riuscirò a spiegare la decisione dello Stato alla popolazione“.

Il Presidente ha perfettamente ragione – commenta Vettori -. Lo Stato centrale ha messo in condizione l’intero Paese di essere “affamato” a causa della linea non troppo lungimirante adottata durante l’emergenza covid. Ora è giusto incominciare a fare spending review: le singole Regioni e le Province autonome come la nostra pensino prima ai loro territori, trattenendo sul territorio il denaro versato nelle casse pubbliche dai loro cittadini contribuenti. Ora è fondamentale cercare di salvaguardare l’economia locale, fosse anche a scapito di quella nazionale“.

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