Alto Adige
Prova d’allarme della protezione civile domani alle 10 in tutto l’Alto Adige

Domani, giovedì, 10 ottobre, si terrà nella Provincia di Bolzano la prova di allarme di protezione civile.
Verso le ore 10 si potrà sentire sull’intero territorio provinciale per un minuto il segnale di allarme ululante delle sirene di protezione civile, in tutto 550. Una prova che mancava da tre anni e che dal 2020 si ripeterà ogni anno il 13 ottobre.
La prova di allarme è un modo per far conoscere il segnale di protezione civile alla popolazione e agli ospiti che sono presenti in Alto Adige.
Per ulteriori informazioni:
- Protezione Civile Provincia di Bolzano, (orario ufficio) Tel. 0471 41 60 40
- Ufficio Geologia, Protezione civile ed Energia del Comune di Bolzano, (orario ufficio) 0471 997878 – 0471 997864
Merano
Ancora rifiuto selvaggio a Merano, multati altri 34 cittadini. Dal 1° gennaio sono 438

L’attività di contrasto e prevenzione al fenomeno del “rifiuto selvaggio” continua a tenere impegnati gli agenti della Polizia locale di Merano.
A metà maggio l’Amministrazione comunale aveva lanciato un’offensiva contro lo smaltimento illegale dei rifiuti.
Nel corso dei controlli che i funzionari del Corpo di polizia preposti al servizio hanno effettuato nel mese di novembre sono stati beccati in flagrante altri 34 cittadini.
Nei confronti di 27 di questi sono state elevate contravvenzioni di 100 euro per smaltimento illegale mentre altri sette sono stati puniti con un’ammenda di 50 euro per non aver rispettato le prescrizioni per lo smaltimento dei cartoni e dei rifiuti organici.
Dal 1° gennaio al 4 dicembre 2019 a Merano sono stati beccati e multati per smaltimento illegale 438 cittadini (per 292 la pena pecuniaria è stata di 100 euro, per i rimanenti 146 invece di 50 euro).
Alto Adige
Arge Alp, un concorso per l’inno della comunità delle Regioni alpine

Radetzky ha la sua marcia, il Danubio il suo walzer, e tra poco anche Arge Alp avrà il suo inno. La comunità di lavoro delle regioni alpine ha infatti organizzato un concorso musicale con un montepremi di 5.000 Euro per la composizione vincitrice “che in futuro – annuncia il presidente del Land Salisburgo e di Arge Alp, Wilfried Haslauer – sarà usata come fanfara ufficiale per Arge Alp in occasione di eventi, sulla homepage, come sigla per i video e come elemento integrante caratteristico di questa unione di 10 regioni, land e cantoni che fanno parte di tre diverse nazioni”.
Arge Alp in musica
Si cerca una fanfara di una lunghezza compresa tra i 3 e i 5 minuti e una versione breve (sigla di 7-9 secondi) estrapolata dalla prima, per un massimo di 10 musicisti. L’opera deve saper rappresentare in musica le Alpi come spazio di vita nonché i principi Arge Alp di tradizione e innovazione, comprensione reciproca e responsabilità condivisa, quindi l’idea ispiratrice di questa istituzione. Il compositore o la compositrice nonché i musicisti che eseguono il pezzo devono provenire da una regione Arge Alp oppure avere lì il proprio domicilio.
Consegna entro il 31 marzo 2020
È possibile consegnare la composizione entro il 31 marzo 2020. La selezione avviene in due fasi, prima a livello regionale e poi con una giuria tecnica internazionale. Il premio per la fanfara di Arge Alp ha un montepremi di 5.000 Euro, ci sono poi altri due premi da 1.000 Euro ciascuno.
La prima presentazione della fanfara vincitrice avrà luogo durante la conferenza dei capi di governo di Arge Alp il 2 e 3 luglio 2020 a Salisburgo. Per partecipare occorre consegnare, indicando come oggetto “Concorso di composizione musicale per Arge Alp”, lo spartito della fanfara nonché la versione breve e una registrazione originale delle opere in formato mp3. Le candidature altoatesine vanno indirizzate via mail a asp@provincia.bz.it. Tutti i dettagli su www.argealp.org.
10 regioni in 4 stati
Dalla sua fondazione nel 1972 l’Arge Alp è un’importante rete di cooperazione transfrontaliera quando si tratta delle priorità dell’arco alpino, in particolare a livello ecologico, culturale, sociale ed economico. Nei quattro stati Germania, Italia, Austria e Svizzera i seguenti land, regioni e cantoni, con una popolazione pari a 26 milioni di persone, collaborano insieme: Baviera, Grigioni, Lombardia, Salisburgo, S. Gallo, Alto Adige, Ticino, Tirolo, Trento e Vorarlberg.
Alto Adige
Dorfmann: “Lupo, serve più flessibilità”

“Va aumentata la flessibilità nella gestione del lupo“. Così si è espresso l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann in occasione di un’audizione di esperti a Bruxelles.
Tre commissioni del Parlamento europeo, quella per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, quella per l’ambiente e quella dedicata alle petizioni, si sono riunite oggi per un incontro dedicato alla “valutazione della popolazione dei lupi nell’Unione europea“.
Durante la mattinata, hanno preso la parola vari esperti di fama internazionale, che hanno presentato – concentrandosi anche sulle questioni legali – le conseguenze che la presenza del lupo ha sull’ambiente e la popolazione rurale. Nei loro interventi, gli esperti hanno soprattutto cercato di definire quale sia lo stato di conservazione dei lupi nel continente. Uno stato di conservazione sufficiente è, in questo senso, uno dei prerequisiti per gli abbattimenti selettivi.
All’incontro hanno partecipato anche l’Assessore della Provincia di Bolzano all’agricoltura e alle foreste Arnold Schuler, il Presidente dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, Leo Tiefenthaler, e il segretario generale dell’associazione cacciatori dell’Alto Adige, Benedikt Terzer.
La nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen ha cominciato a lavorare solo pochi giorni fa.
“L’audizione di oggi mostra che la questione del lupo è sull’agenda dell’Unione europea e che stiamo cercando soluzioni ragionevoli”, dichiara Herbert Dorfmann, che da anni si impegna a Bruxelles e a Strasburgo per abbassare lo status di protezione del lupo a livello europeo e permettere in questo modo un contenimento della popolazione nel continente.
Dorfmann sottolinea che “è probabile che nei prossimi anni il numero dei lupi in Europa aumenti ulteriormente. Questo provocherà sempre maggiori conflitti tra il predatore e il bestiame da allevamento. Servono soluzioni ragionevoli, non ideologiche: gli Stati membri devono poter intervenire quando necessario“.
In Europa (Russia compresa) vivono circa 20mila lupi, soprattutto nei territori orientali e meridionali.
Il lupo è una specie che si sta diffondendo in maniera significativa: praticamente in tutti i paesi europei, fino alle isole britanniche e all’Islanda, si registrano avvistamenti di lupi. Anche nelle Alpi, dove negli ultimi trent’anni si è insediata una popolazione in rapido aumento.
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