Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Alto Adige

Ritorna la truffa del finto parente arrestato: la Polizia di Stato invita alla massima attenzione

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

Nella giornata di ieri, la Questura di Bolzano ha ricevuto ben dieci segnalazioni di tentativi di truffa, tutte con lo stesso modus operandi.

Alcuni cittadini hanno ricevuto delle chiamate sulla propria utenza fissa da un soggetto che, affermando di chiamare da un Ufficio di Polizia e di esserne il “capo”, ha comunicato al malcapitato di averne arrestato il figlio.

A questo punto il truffatore ha fatto intervenire un complice, che, fingendosi tale figlio, disperandosi e piangendo, ha chiesto aiuto.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Subito dopo ha ripreso la parola il truffatore, che ha chiesto, a titolo di cauzione, denaro o monili per rimettere in libertà il congiunto.

Questa volta, fortunatamente, stando alle informazioni assunte dalla Squadra Mobile, nessuno è caduto nella trappola e tutti hanno informato prima i propri figli e poi la Polizia.

La Questura, impegnata nelle serate informative organizzate dal Comune di Bolzano nella campagna “Fidarsi è bene, ma non di tutti”, ribadisce che nel nostro ordinamento non esiste l’istituto della cauzione e che quindi nessun arrestato può essere messo in libertà dietro consegna di denaro e invita le persone anziane a prestare massima attenzione a questo tipo di richieste telefoniche, consigliando di richiedere, come successo nella giornata di oggi, SEMPRE l’intervento delle Forze dell’Ordine, contattando il 112 NUE.

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano
Pubblicità
Pubblicità

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti