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Italia ed estero

Sbarchi selettivi, Ong contro il Governo: “Il diritto internazionale ci vieta di lasciare il porto fino a che l’ultimo migrante a bordo non è al sicuro”

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Immagine di repertorio
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Si è alzato un muro tra il Governo e Ong, dopo l’attracco di “Geo Barents”, la nave di medici senza frontiere dove da oltre 10 giorni ci sono più di 570 migranti.

Solo poche ore prima infatti, il Ministro degli Interni Pintedosi, aveva firmato il divieto di sosta nelle acque territoriali italiani. Nell’ordinanza controfirmata anche dai Ministeri di Difesa e Infrastrutture si legge che dalla nave potranno scendere solo donne e minori. Tutti gli altri dovranno restare sull’imbarcazione, dove da ieri sono saliti i medici del Ministero della Salute che dopo le visite valuteranno chi ha i requisiti per scendere e chi no.

La linea del Governo Meloni sembra essere quella dello sbarco selettivo per donne, bambini e fragili, mentre tutti gli altri dovranno rimanere a bordo e tornare in acque internazionali.

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In risposta, arrivano però le minacce dei responsabili delle Ong: “Non ce ne andremo, il diritto internazionale ci vieta di lasciare il porto fino a che l’ultimo migrante a bordo non è al sicuro sulla terra ferma”.

Insomma, la delicata situazione accende lo scontro e le tensioni tra il Governo e le Ong, che chiedono di trovare una soluzione il prima possibile altrimenti resteranno nei porti italiani.

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