Politica
Svp attacca, la scuola italiana si piega. FdI: “Limite superato. Per Vettorato chiarimento o dimissioni”
“La misura è colma e il limite superato: chiedo un formale atto d’orgoglio dell’assessore alla scuola in lingua italiana Giuliano Vettorato davanti alla intimidazione politica ricevuta pochi minuti fa dalla Svp attraverso un comunicato del capogruppo Gert Lanz. Non si è scomodato nemmeno il presidente Kompatscher, nemmeno l’Obmann Achammer, hanno affidato a lui il compito di fustigare la scuola italiana.
Ma invece di potere contare su una reazione da parte del suo vertice, il vicepresidente della giunta Vettorato, pochi minuti dopo il perentorio invito a riallinearsi ad Achammer ed all’ordinanza Kompatscher, esce sempre attraverso nota ufficiale un atto di totale sottomissione della scuola italiana (dalla Ripartizione) al diktat Svp. Con tanto di implicite scuse e giustificazioni non richieste. Sono allibito e indignato“.
Commenti severi che arrivano dal consigliere regionale e provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, rispetto alle esternazioni del capogruppo in consiglio provinciale per la Svp, Gert Lanz sulla decisione della scuola italiana di permettere l’ingresso in classe anche ai bambini e ragazzi che hanno deciso di opporsi al progetto dei tamponi, almeno fino a quando questo non sarà partito.
„Absolut inakzeptabel ist das Vorgehen der italienischen Schulen, die jetzt einen anderen Weg gehen (è assolutamente inaccettabile come si sta comportando la scuola in lingua italiana, che adesso sta indicando altre strade“, ha fatto sapere Lanz, riferendosi alla nota con cui ieri di fronte all’evidente dibattito aperto nella scuola italiana sui tamponi, scuola a distanza e respingimenti degli alunni la Sovrintendenza (con l’assessore Vettorato silente) aveva annunciato la sospensione di ogni divieto di frequenza in presenza per tutti sino a quando non saranno partiti i test nasali.
“Lesa maestà, la parola di Kompatscher messa in discussione – continua Urzì – ed è partita l’intimidazione odierna. Ma più mostruosa dell’atto di accusa di Lanz è stata la risposta a stretto giro di posta di Gullotta (Vettorato sempre assente): ci adeguiamo subito, quasi sembra di leggersi le scuse per avere semplicemente detto che saranno svolti degli accertamenti sulla praticabilità di quella strada.
Contrordine compagni! Tanto che Gullotta (assente e silente ancora Vettorato) addirittura si spinge a dire che bisogna applicare ‘la normativa vigente’ (altro che ripensamenti o verifiche) confondendo però l’ordinanza del Presidente della Provincia che è un semplice atto amministrativo per una legge. La legge a dire il vero esiste, è quella del primo aprile, del Governo, e che obbliga le scuole a fare partecipare tutti alle lezioni in presenza“.
“Ma qui Kompatscher dice che i carabinieri devono fare rispettare la sua ordinanza, non la legge dello Stato e la scuola italiana si prostra e acconsente. Inammissibile non solo nella sostanza ma anche nella forma, umiliante. In tutto questo drammatico il silenzio anche questa mattina in aula (comunicato precedente) dell’assessore Vettorato.
Alla ripresa dei lavori ho chiesto un intervento di chiarimento da parte dell’assessore sul caos e su quali saranno le condizioni di riapertura domani. Non mi ha riposto. Lo ha fatto Lana per conto suo dicendoci che non ha alcun dovere di farlo, rinunciandoci. Se non arriverà una presa di posizione personale dell’assessore alla scuola in lingua italiana entro le prossime ore avremo chiaro il quadro di una delegazione Lega in Provincia ostaggio dell’ultimo capogruppo Svp, invisibile e inutile. E allora tanto varrebbero allora le dimissioni. Salvate almeno la faccia, se non altro…“, conclude.
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