Tre ore di domande alla Premier per la conferenza di fine anno: “Intendo fare presidenzialismo. Mi fido dei miei alleati”

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Quella di ieri, per Meloni è stata una prima conferenza stampa di fine anno fiume: tre ore di discorso con 45 domande. La Conferenza organizzata dall’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della stampa parlamentare, è stata l’occasione per chiarire le linee guida e il perimetro entro il quale si muoverà il Governo appena nato.

Dalla situazione in Ucraina, alle imprese, al fisco, fino alla giustizia e ancora la parità di genere e il decreto anti-rave: sono stati molti i temi affrontati in circa tre ore di domande.

Al centro sicuramente le questioni più scottanti come la coesione politica della sua maggioranza messa a dura prova da alcuni temi chiave, ma Meloni risponde: “Mi fido dei miei alleati”. La premier ha parlato anche della guerra in Ucraina e della centralità che l’Italia può avere verso la pace con la Russia, dell’allerta degli ultimi giorni per il Covid, della Manovra approvata ieri dal Senato e del Pnrr.

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Non sono mancate poi discussione sulla riforma sul presidenzialismo che intende portare avanti perché considerata una “priorità” che “può solo fare bene all’Italia, consente stabilità e governi frutto di indicazioni popolari chiare”.

Domande anche sui suoi primi mesi alla guida di Palazzo Chigi. E proprio riguardo la sua esperienza finora al governo, Meloni sottolinea: “Di destra è tutto quello che abbiamo fatto, cerco di fare cose compatibili con la mia visione, se non avessi condiviso qualcosa che il governo ha fatto lo avrei rifiutato. Il mio atteggiamento verso questa esperienza di governo non è di sopravvivere, vale la pena fare tutto quello che sto facendo se sei fiero di quello che hai fatto, se sei coerente con quello che sei“.

E infine il futuro: “Io prendo in considerazione l’ipotesi di non essere rieletta fra 5 anni, ma non prendo in considerazione l’ipotesi di non fare quello che io ritengo sia giusto fare per questa Nazione“. L’Italia rappresenta il simbolo della “volontà di lavorare bene”, ha detto Meloni parlando della necessità di investire sull’occupazione e sulla formazione.

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