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Alto Adige

Uil Scuola, la protesta: “La DAD sta schiacciando i docenti con gli straordinari”

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Tante, troppe complicazioni con la didattica a distanza. Il sindacato regionale della Uil Scuola sta vivendo giornate difficili per le tante segnalazioni che arrivano dai docenti. Lamentela di disagi un po’ da ogni angolo del territorio.

Sono saltati tutti gli schemi sulle ore straordinarie con colleghi che sono schiacciati da orari molto pesanti– spiega il segretario regionale Marco Pugliese – senza dimenticare l’aggravio costante di burocrazia.

In tutto questo non si riesca a stare dietro a regole continue che spesso si incastrano male con questo tipo di contratto. Ormai la prassi è l’aumento del carico di lavoro sproporzionato”.

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Bisogna ammettere, purtroppo, che questa situazione è figlia proprio di quel contratto che noi non abbiamo voluto firmare a fine 2020 perché presentava troppi aspetti poco chiari e con scarse tutele per gli insegnanti” continua Pugliese.

Non sono stati previsti, per esempio, costi di connessione agevolati mentre si obbliga i docenti a lavorare anche in quarantena. Talvolta, infine, si utilizzano software dove le politiche di privacy sono poco chiare.

La didattica digitale integrata non può essere un capitolo da licenziare in pochi passaggi e la realtà empirica lo sta dimostrando. Purtroppo.

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Diciamocelo chiaro: non abbiamo bisogno di trattative lunghissime, chiediamo semplicemente più soldi per i docenti. Decine di incontri non servono perché le risorse ci sono senza patto di stabilità e  senza la necessità di ricorrere al Pnrr”.

Il contratto relativo alla didattica a distanza, tuttavia, ha una validità ancorata allo stato di emergenza quindi, al momento, fino al 31 marzo.

Anche questo crea dei problemi. A rigor di logica per la peculiare organizzazione dei tempi della scuola andava prevista una scadenza coerente con l’anno scolastico. Quindi ad agosto, non a marzo in pieno secondo quadrimestre. Si è aperta una breccia sul futuro senza la dovuta cautela e lo si è fatto con tempistiche rivedibili”, conclude.

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