Merano
Via 1° Maggio, riqualifica nel segno della partecipazione
Il 16 maggio scorso la Giunta comunale ha adottato una delibera che prevede modifiche al Piano di zonizzazione nell’area di via 1° Maggio con l’obiettivo di creare nuovi spazi residenziali a prezzi accessibili e di migliorare la rete viaria.
Un provvedimento che ha suscitato perplessità fra le persone residenti, tant’è che dopo la pubblicazione del documento all’albo pretorio digitale del Comune sono state presentate in municipio 37 osservazioni in merito.
Lunedì mattina (26 giugno) la Giunta comunale ha voluto incontrare i/le rappresentanti del comitato di quartiere per sgombrare il campo da equivoci e chiarire meglio gli intenti dell’amministrazione. Intenti ribaditi anche oggi nel corso della consueta conferenza stampa settimanale dell‘esecutivo.
“La volontà dell’amministrazione è quella di vendere l’area di 4.600 metri quadrati in via 1° Maggio, attualmente di proprietà comunale, per riqualificarla come previsto dal Masterplan e dal programma di governo – e per realizzarvi anche nuovi alloggi per persone anziane facendo così fronte alla crescente richiesta.
L’idea è quella di avviare una partnership fra ente pubblico e privati. In buona sostanza il Comune venderà il terreno – con relativa cubatura, esclusa però la parte destinata alle due cooperative – a un’impresa che si assumerà il compito di edificare.
Sull’area potrebbero sorgere tre-quattro edifici (per un totale di 80 appartamenti): uno o due per persone anziane, uno per le cooperative edilizie e uno di libero mercato con prezzi calmierati“, ha spiegato l’assessore alle finanze e al patrimonio Nerio Zaccaria.
Migliorare la rete viaria – “Ci tengo a chiarire che il nuovo collegamento fra via 1° Maggio e via Postgranz previsto dal Piano di zonizzazione è necessario per migliorare la rete viaria del rione Maria Assunta e risolvere così anche un problema di sicurezza pubblica”, ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla mobilità Katharina Zeller.
Piano di attuazione elaborato con la partecipazione delle persone residenti – “In sede di elaborazione del Piano di attuazione – che verrà effettuata dai tecnici incaricati al termine di un confronto aperto e costruttivo con le persone residenti – saranno coniugate tutte le diverse esigenze con l’obiettivo di risparmiare suolo, per esempio nel caso delle rampe veicolari e prevedendo superfici ricreative comuni”, ha ribadito Zeller.
Nuovo anello stradale – La realizzazione del nuovo collegamento stradale fra via 1° Maggio e via Postgranz, due strade cieche e non servite dal trasporto pubblico, permetterà di rimuovere le forti criticità ascrivibili alla situazione viabilistica attuale. Peraltro la nuova arteria sorgerà su terreni che già appartengono, per il 90%, al Comune. Scegliendo un diverso tracciato dovremmo invece avviare procedure di esproprio ben più impattanti per i/le proprietari/e dei terreni interessati. La larghezza della strada sarà di 8 metri, paragonabile cioè con quella di via 1° Maggio e di via Postgranz. La regolamentazione della strada è da definire: potrà essere a doppio senso di marcia con marciapiedi oppure a senso unico, con marciapiedi e pista ciclabile. La distanza dagli edifici sarà in genere superiore a quella da rispettarsi in caso di edificazione lungo le strade, variando da 5 a 6,5 metri.
Aumentato l’indice di densità edilizia – L’indice di densità edilizia viene aumentato da 3,5 a 5 metri cubi per metro quadro. “Si tratta – ha spiegato il direttore dell’Ufficio urbanistica Nicola de Bertoldi – di un indice di fatto reso auspicabile e allineato all’indirizzo della legge provinciale 9/2018 rivolto alla densificazione insediativa con l’obiettivo di preservare il verde agricolo da successive trasformazioni. La cubatura risulta peraltro più facilmente distribuibile su tutta l’area, in quanto le strade di collegamento fra i vari fabbricati – eccezion fatta per i vialetti pedonali – saranno tutte interrate. L’altezza massima degli stabili è stata disposta in 19 metri (con un indice di superficie coperta pari al 30%), che potrebbe ridursi a 16 metri qualora l’indice di superficie coperta venisse fissato al 35% dal futuro Piano di attuazione, al quale competerà l’onere di individuare il miglior equilibrio fra detti indici. Va sottolineato che non si tratta di altezze anomale, perché nello stesso quartiere – ma pure in altri rioni della città – sono presenti edifici che raggiungono anche i 23 metri”.
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