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9 febbraio, Safer Internet Day. Il Garante Höller: “Sexting e revenge porn, aiutiamo i ragazzi a chiedere aiuto”

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Il 9 febbraio 2021 si celebra il Safer Internet Day, una ricorrenza importante per sensibilizzare a un uso di Internet sicuro e migliore per tutte e tutti, soprattutto per i più giovani. Bambine, bambini e adolescenti utilizzano la rete fin da piccoli e i vantaggi sono per loro innumerevoli: sono infatti generazioni che hanno più possibilità di tenersi in contatto, di comunicare, di conoscere persone e punti di vista diversi, di aggiornarsi con riguardo alle notizie in tutto il mondo. Internet è arricchente, ma bisogna sapere come servirsene.

“Educare noi stessi, oltre a ragazze e ragazzi, è fondamentale perché l’uso di questa risorsa sia adeguato e Internet non diventi un luogo rischioso”, sostiene Daniela Höller, Garante per l’infanzia e l’adolescenza. “Quest’anno vorrei porre l’attenzione su sexting e revenge porn, fenomeni con i quali purtroppo il mio Ufficio si trova a dover fare i conti con sempre maggiore frequenza” prosegue Höller.

Con sexting ci si riferisce alla pratica, particolarmente comune fra gli adolescenti, di scambiarsi messaggi, immagini o video sessualmente espliciti, in particolare tramite smartphone. Il revenge porn è una possibile e aberrante conseguenza del sexting: è infatti la situazione in cui vengono condivisi pubblicamente testi, fotografie o video intimi senza il consenso della persona ritratta. Solitamente si verifica revenge porn quando una relazione finisce, se la persona che è stata lasciata decide di vendicarsi e di umiliare o di controllare e ricattare l’ex tramite la diffusione di materiale sessualmente esplicito, o la minaccia di tale pubblicazione.



Non ha importanza che le immagini siano state scattate in un primo momento con il consenso della vittima o siano state prodotte a sua insaputa: se la persona raffigurata non è d’accordo con la divulgazione delle fotografie o dei video si realizza il reato di revenge pornCome ci si può tutelare da questa spregevole pratica?

La Garante punta molto sulla prevenzione: “È importante che ragazze e ragazzi capiscano i rischi che corrono nel condividere materiale intimo. Mi preme però sottolineare un fatto importante: anche se è fondamentale agire con prudenza ed evitare di inviare foto e video sessualmente esplicite, questo non vuole assolutamente dire che, nel momento in cui le immagini vengono divulgate, la colpa sia della persona ritratta. La persona ritratta è una vittima, il colpevole è chi le fotografie le pubblica sui social network o le invia ad altre persone.

Care ragazze, cari ragazzi, se doveste trovarvi nella situazione in cui vostre immagini fossero diffuse, o subiste la minaccia di una pubblicazione di materiale intimo che vi ritraesse, rivolgetevi a una persona adulta di fiducia, non abbiate timore: i vostri genitori, un vostro insegnante, io in qualità di Garante per l’infanzia e l’adolescenza possiamo supportarvi nel prendere contatto con la Polizia postale e delle comunicazioni, perché i vostri interessi e diritti vengano tutelati appieno”.

La diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti è un reato, disciplinato dall’art. 612 ter del Codice penale. Quando si parla di bambine, bambini e adolescenti entrano in gioco anche altri reati contenuti nel Codice penale, da leggersi in combinato disposto con questo, come pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico.

Una precisazione importante per ragazze e ragazzi: l’articolo relativo alla detenzione di materiale pedopornografico è chiaro nello stabilire che chiunque sia in possesso di foto o video sessualmente espliciti e che ritraggono minori si macchia di tale reato. Questo significa che anche se avete una storia d’amore, salvare sul vostro smartphone o sul computer immagini intime che raffigurino il vostro ragazzo o la vostra ragazza minorenni rientra nel reato di detenzione di materiale pedopornografico”, conclude Höller.

Se hai bisogno di informazioni e consulenza sui diritti dei minori o su situazioni che li coinvolgono, puoi rivolgerti in maniera gratuita alla Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Siamo in via Cavour 23/c a Bolzano, e ci puoi raggiungere telefonicamente, al nr. 0471 946050, o tramite l’indirizzo e-mail [email protected]. Sul nostro sito www.garanteinfanzia-adolescenza-bz.org trovi tutte le informazioni sul nostro servizio.

(Autore: MC)
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