Politica
Appalti pubblici, nasce il percorso formativo per i dipendenti
La Giunta provinciale ha approvato il 22 ottobre la disciplina in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti della Provincia di Bolzano.
La base fondamentale per la qualificazione delle stazioni appaltanti è la qualificazione dei dipendenti.
Per questo l’Agenzia per i contratti pubblici (ACP) ha istituito un percorso formativo teorico-pratico di base per Responsabili Unici di Procedimento (RUP) in collaborazione con gli atenei di Innsbruck, Trento e il Politecnico di Milano.
Questo titolo di studio fra 4 anni sarà obbligatorio in Alto Adige per svolgere il ruolo di RUP nell’ambito di un appalto pubblico.
Sono esentati dallo svolgere la formazione coloro che hanno operato per almeno 3 anni come RUP.
L’Alto Adige è la prima pubblica amministrazione italiana ad elaborare direttive proprie in applicazione delle linee guida europee in questo settore.
La loro adozione consentirà una gestione autonoma della qualificazione delle stazioni appaltanti.
Tuttora in fase di elaborazione, le normative statali nel settore prevederebbero ad esempio una limitata autonomia per i Comuni e le stazioni appaltanti più piccole, cosa che in Alto Adige si intende invece evitare.
Stazioni appaltanti più competenti e qualificate
La qualificazione è una certificazione che consente alle stazioni appaltanti di operare autonomamente negli appalti pubblici e nelle concessioni.
La disciplina approvata dalla Giunta stabilisce che la gestione dell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate sia compito dell’Agenzia per i contratti pubblici (ACP).
Le stazioni appaltanti hanno 6 mesi di tempo (1 gennaio-30 giugno 2020) per registrarsi.
La qualificazione dura 5 anni e viene riconosciuta sulla base di precisi parametri: l’iscrizione di almeno un dipendente nel registro dei RUP (Responsabili Unici di Procedimento) previsto dalla legge provinciale sugli appalti pubblici del 2015; l’utilizzo di strumenti e documentazione standard previsti dalla legge provinciale sugli appalti; la presenza di un piano anticorruzione aggiornato e il rispetto dei tempi previsti per i pagamenti ai fornitori.
“L’approvazione di questa disciplina rappresenta la riforma più importante nell’ambito della riorganizzazione della normativa sugli appalti dall’adozione della nuova legge provinciale nel 2015. In questo modo le stazioni appaltanti diventeranno più competenti e autonome, consentendo una gestione delle procedure pubbliche più rapida e sicura e migliorando la governance in generale“, commenta il presidente della Provincia Arno Kompatscher.
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