Politica
Aggressioni fisiche a Bolzano sono ignorate. Urzì: “Liberare la scalinata delle Pascoli/Longon”
Si stanno svolgendo tutti gli accertamenti necessari a risalire ai responsabili materiali dell’aggressione da parte del branco di un cittadino del quadrante di Corso della Libertà/via Virgilio avvenuta nei giorni scorsi in coincidenza con gli scontri organizzati post partita. “Un fatto che continua ad essere pesantemente sottovalutato nonostante la sua gravità che da giorni denunciamo – dice il consigliere Urzì – e che impone una serie di provvedimenti da parte di Provincia e comune a tutela del rispetto delle proprietà private dei residenti nel medesimo quadrante residenziale, abbiamo intanto avviato la prima della serie di interventi annunciati, rivolto all’assessore al patrimonio provinciale, Massimo Bessone.
Con una interrogazione ufficiale abbiamo richiesto la messa in sicurezza delle scalinate del complesso Pascoli/Longon. Perché? Non solo per tutelare un patrimonio monumentale di cui è stata certificata la volontà di salvaguardia, ma anche per evitare che sia utilizzata come “cava” (come testimoniato da un video trasmesso sui social da parte nostra) di pezzi di marmo usati dagli stessi gruppi che hanno aggredito il cittadino per aggredire (con lanci indiscriminati) le forze di polizia.
Aggressioni organizzate, fisiche, gravissime. Ma di cui hanno indiretta responsabilità anche le istituzioni comunale e provinciale. Il Comune non ha agito in questi mesi di segnalazioni per garantire la tutela dei cittadini nei cortili interni le case di Corso Libertà, con la predisposizione di servizi adeguati non contro la movida ma contro chi approfitta della movida per atteggiamenti scellerati, incivili e violenti. Uso di droga, spaccio, smodato abuso di alcool, cortili usati come bagni pubblici o luoghi per fare sesso senza alcun rispetto dei residenti.
Ecco di seguito la prima delle iniziative annunciate, quindi, l’interrogazione sulla messa in sicurezza a tutela della sicurezza pubblica, delle scalinate del Pascoli Longon.
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