Ambiente Natura
Rivitalizzazione fiumi: delegazione estera studia il modello locale
Peter Hecher, Lorenz Frei e Nicola Marangoni, membri del settore gestione aree fluviale e sviluppo dei corsi d’acqua del Centro funzionale provinciale, hanno guidato una delegazione formata da 17 rappresentanti di Wetlands International ad una visita guidata presso il tratto riqualificato del biotopo Ilistra (Ilsterner Au), lungo la Rienza, inaugurato il 29 di luglio. L’obiettivo della conferenza e dell’escursione è stato quello di approfondire e ampliare la rete internazionale per la valorizzazione ecologica e di gestione delle acque dei paesaggi fluviali. L’escursione è stata organizzata in collaborazione con CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale) nell’ambito del meeting annuale dell’associazione “Wetlands International – European Association”, svoltosi di recente a Bolzano.
Durante la visita sono stati presentati gli obiettivi del progetto di riqualificazione del tratto di Rienza e i risultati ottenuti, con particolare attenzione agli aspetti ecologici, al recupero della biodiversità, alla restituzione di spazio al fiume e alla popolazione. Sono state, inoltre, fornite informazioni sul monitoraggio degli effetti degli interventi eseguiti: un esempio di scambio di esperienze e best practice, nonché di consolidamento di un network a livello internazionale sul tema della riqualificazione fluviale.
I lavori realizzati nel biotopo rappresentano un progetto che ha permesso di rivitalizzare in modo sostenibile l’habitat del fiume e della zona alluvionale circostante nella Bassa Val Pusteria. Durante i lavori sono state abbassate ampie parti del sito, mentre il letto del fiume è stato allargato. L’effetto spugna dei corsi d’acqua e delle pianure alluvionali quasi naturali garantisce un importante contributo alla riduzione del rischio di inondazioni.
Wetlands International è un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla conservazione delle zone umide e al loro uso sostenibile. L’organizzazione è stata fondata nel 1954, partendo da un progetto legato alla conservazione degli uccelli acquatici. Successivamente l’organizzazione è stata rinominata International Waterfowl and Wetlands Research Bureau, incorporando nel suo piano di azione anche la tematica delle zone umide. Attualmente conta 15 uffici nazionali, con 150 dipendenti, oltre a 15.000 volontari, che forniscono a Wetlands International numerosi dati sul monitoraggio.
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