Economia e Finanza
Il governo italiano ratifica il nuovo pacchetto per il superbonus e riforme fiscali
Il Consiglio dei Ministri, in una recente mossa annunciata a palazzo Chigi, ha dato il via libera a un decreto specifico che incide profondamente sul Superbonus, seguendo l’accordo pre-consiliare siglato.
Prima che la riunione del Consiglio avesse luogo, una serie di incontri preliminari ha visto protagonisti i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, nonché il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza.
Il Cdm non si è limitato a questo, ma ha anche dato l’approvazione finale a quattro decreti legislativi, tutti pilastri dell’attuazione della Delega fiscale, mirati a migliorare ed efficientare il sistema fiscale del paese. Questi comprendono tematiche come l’adempimento collaborativo, il contenzioso tributario, lo statuto del contribuente e una prima fase di riforma dell’Irpef, che promette di ridurre gli scaglioni da quattro a tre. Le fonti ufficiali enfatizzano l’azione decisa del Governo che, mantenendo fede agli obiettivi predefiniti, chiude l’anno in corso con tutte le promesse rispettate e preannuncia l’agognata rivoluzione fiscale per il 2024, attesa da oltre mezzo secolo.
Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia, esprime soddisfazione: “Il 2023 si conclude con risultati lusinghieri per la riforma fiscale”. Leo ha messo in luce l’approvazione di ulteriori quattro decreti legislativi che, a suo dire, “porteranno a un sistema più giusto e reattivo”. In particolare, la riforma Irpef si propone di favorire le fasce di reddito medio-basse, che spesso sono le più vulnerabili alle fluttuazioni economiche internazionali.
Dal canto suo, Forza Italia si esprime in termini di vittoria per i più deboli. In una dichiarazione diffusa tramite i suoi canali ufficiali, il partito sottolinea l’impegno per tutelare imprese e cittadini. In particolare, sottolinea il partito, ci sarà un supporto per quei soggetti che non saranno in grado di restituire i fondi del Superbonus per lavori non completati.
Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia, rafforza il messaggio sottolineando il mantenimento degli impegni statali: il Superbonus al 70% sarà esteso anche nel 2024 per chi continua i lavori, e si prevede una sanatoria per evitare la restituzione dei fondi per lavori non finiti entro la fine dell’anno. In aggiunta, viene confermato il Superbonus al 110% per i redditi bassi che non hanno completato i lavori.
Il decreto rappresenta un tassello chiave nella strategia del Governo di rafforzare il tessuto economico e sociale del paese, nonché di promuovere un sistema fiscale più equo e adeguato alle sfide correnti.
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