Alto Adige
Alto Adige, firmata la nuova ordinanza: chiusure per bar, ristoranti e negozi. Lockdown per Bolzano e altri dieci Comuni

Kompatscher firma la nuova ordinanza che ‘chiude’ l’Alto Adige fino al 22 novembre: alberghi, bar e ristoranti ma anche palestre, centri benessere e piscine. Confermato il coprifuoco anticipato dalle 20 fino alle 5 del mattino e la chiusura delle scuole superiori e dell’università che seguiranno interamente la didattica a distanza. La capacità dei trasporti sarà ridotta della metà. Sono queste alcune delle restrizioni previste dal nuovo documento che non aspetta l’imminente arrivo del dpcm di Conte. Ma vediamo nel dettaglio le misure.
Divieto di spostamento – chiusi bar, ristoranti e negozi
Come già annunciato nel corso della conferenza stampa di ieri (lunedì 2 novembre), l’ordinanza numero 63, valida per tutto il territorio provinciale, prevede il divieto di spostamento dal proprio domicilio tra le ore 20 e le ore 5, eccezion fatta per motivi sanitari e di lavoro, oppure per inderogabili esigenze di necessità. Il tutto dovrà essere documentato tramite un’autocertificazione che trovate allegata a questo comunicato assieme all’ordinanza.
La chiusura di bar e ristoranti sarà pressochè totale, con il servizio di asporto (fino alle ore 20) e di consegna a domicilio (fino alle ore 22) ad ogni modo garantito, così come il servizio di mensa per i lavoratori. Serrande generalmente abbassate anche per il commercio al dettaglio, fatto salvo per i negozi e le categorie professionali contenuti nell’elenco allegato al comunicato (in fondo all’ordinanza). In linea di massima, l’apertura sarà sempre consentita, anche la domenica, per farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie, mentre i negozi di generi alimentari potranno aprire dal lunedì al sabato con obbligo di chiusura la domenica.
Alberghi, didattica a distanza, trasporti, attività sportive
Chiuse sino al 22 novembre palestre, piscine, centri termali, spa e anche gli alberghi, che potranno però dare ospitalità a chi si trova in Alto Adige per motivi di lavoro. Nelle scuole superiori e all’Università didattica a distanza al 100%, i trasporti pubblici potranno funzionare con una capacità ridotta al 50%, mentre saranno sospese tutte le manifestazioni sportive, fieristiche, culturali e del tempo libero.
Fanno eccezione, per quanto concerne lo sport, atleti e squadre che partecipano a manifestazioni o tornei di livello nazionale ed internazionale, che potranno continuare ad allenarsi e giocare le proprie partite, naturalmente senza la presenza di pubblico sugli spalti. L’attività motoria, infine, sarà consentita solo se svolta all’aperto e in maniera individuale.
Bolzano e altri dieci comuni altoatesini sono stati dichiarati ‘zona rossa’
A partire da giovedì 5 novembre 11 Comuni-Cluster saranno interessati per 14 giorni da misure ancora più stringenti: si tratta di Bolzano, Egna, Vipiteno, Nalles, Vadena, Nova Levante, Ponte Gardena, Meltina, Braies, Velturno e Villabassa. Nei Comuni-Cluster è prevista la chiusura di tutte le scuole e di tutti i servizi di assistenza alla prima infanzia, con l’utilizzo della didattica a distanza, una volta terminate le vacanze della settimana di Ognissanti, per garantire il proseguo delle attività pedagogiche ed educative. In aggiunta all’ordinanza provinciale, inoltre, vengono chiusi anche i servizi alla persona come parrucchieri, estetisti e simili. Gli spostamenti da e verso questi comuni saranno consentiti solo per motivi di lavoro, di studio, di salute e per altre documentabili esigenze di necessità.
L’individuazione dei Comuni-Cluster si basa sulle valutazioni quotidiane effettuate dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige per quei comuni che superano i valori-soglia di 3 nuove infezioni al giorno ogni mille abitanti, oppure, nell’arco di 14 giorni, di dieci nuove infezioni ogni mille abitanti. L’analisi della catena dei contagi, inoltre, si basa su altri parametri e indicatori quali il numero dei focolai, il numero delle persone sintomatiche testate positive, il numero dei ricoveri ospedalieri con patologie gravi ed il numero delle persone in quarantena.
L’ordinanza entrerà in vigore a partire da domani, mercoledì 4 novembre 2020. Il provvedimento sarà valido per tutto il territorio altoatesino, e rimarrà in vigore sino al prossimo 22 novembre.
“Siamo consapevoli dell’impatto di queste misure sulla vita delle persone – ha sottolineato il presidente della Provincia – ma i dati epidemiologici ci dicono che dobbiamo intervenire immediatamente e in maniera drastica. Le ulteriori restrizioni sono indispensabili se vogliamo piegare la curva dei contagi, ma per farcela serve la collaborazione e l’impegno di tutte noi e di tutti noi“.
Sotto, il testo della nuova ordinanza:
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