Alto Adige
Andate bene le prime due notti per 21 persone senzatetto al «dormizil»
La seconda notte nel “dormizil” è passata in modo tranquillo e piacevole. L’altro ieri e ieri sera i volontari del servizio notturno hanno atteso con ansia le 19 persone senzatetto che dal 17 ottobre riceveranno un letto caldo e una colazione fino alla metà di aprile 2022.
Poiché anche quest’anno la politica e l’amministrazione non sono riusciti a fornire abbastanza posti letto decenti, i membri dell’associazione “housing first bozen“, fondata due anni fa, hanno aperto l’edificio in Via Renon 25 anche per il secondo inverno.
Un totale di 25 posti letto sono disponibili per le persone senza un posto dove trascorrere la notte. Nelle prime due notti vi hanno dormito 19 persone, domani saranno ammesse due donne. La casa si riempirà nelle prossime settimane.
Ci sono state più di 40 richieste: la decisione su chi può entrare e chi deve rimanere fuori non è facile, sottolineano i membri dell’associazione. Il sostegno in forma di tempo, donazioni, articoli per l’igiene e cibo è benvenuto e necessario. L’edificio verrà risanato nel corso del prossimo anno per offrire ai senzatetto uno spazio abitativo a lungo termine in piccole unità.
Nelle ultime settimane, il telefono di Paul Tschigg, membro del consiglio direttivo dell’associazione “housing first EO“, non ha smesso di squillare. Privati, servizi sociali, Caritas “Casa Migrantes” e “Binario 7”, “La Strada – Der Weg”, Volontarius hanno chiesto posti letto per i senzatetto. La scelta è stata difficile. Durante i colloqui di ammissione le persone senzatetto sono state informate sull’offerta in Via Renon e sulle regole della casa.
Grazie all’esperienza dell’anno scorso, la partenza è avvenuta senza problemi. Le persone senzatetto hanno apprezzato il calore della casa, l’atmosfera accogliente e la colazione. Ogni piano ha il suo bagno, ogni stanza è occupata da due o tre persone. Le diverse piccole unità danno la possibilità di ritirarsi e di dormire in modo tranquillo. Verena von Aufschnaiter, Sabina Bertone e Paul Tschigg hanno coperto il primo servizio di notte e colazione (17/18.10.) Sigrid Bracchetti, Christian Anderlan, Petra Lemayr e Ulrike Engl hanno coperto il secondo turno (18./19.10.).
La Fondazione privata della Famiglia Haselsteiner, ha messo a disposizione per i prossimi 30 anni la casa a tre piani in via Renon 25. Originariamente, l’intenzione era quella di ristrutturare l’edificio per mettere a disposizione ai senzatetto uno spazio abitativo, in piccole unità, a lungo termine.
Poiché l’amministrazione pubblica, per l’ennesima volta sembrava di non riuscire a fornire sufficienti posti letto decenti per le 130 persone senzatetto, l’associazione “housing first bozen EO” ha deciso, dopo aver liberato l’immobile, di dotarlo di letti e metterlo a disposizione delle persone più bisognose. Il dormitorio è gestito esclusivamente da volontari. Finora quasi 100 persone si sono registrate per i servizi di volontariato.
La sera il dormitorio apre alle 19.00. Agli ospiti viene offerto del tè, biscotti e anche una piacevole chiacchierata. Al mattino c’é il cambio dei volontari, in modo che i volontari che hanno fatto il turno di notte possano svolgere il loro lavoro regolare. Altri due o tre volontari si occupano della preparazione della colazione. Gli ospiti potranno fare colazione tra le 7.30 e le 8.00, lasciando la casa non più tardi delle 8.30.
Due anni fa, il 20 ottobre 2020, tre giorni dopo la giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, persone private hanno fondato l’associazione housing first bozen EO. Si tratta di Magdalena Amonn, Paul Tschigg, Christian Anderlan, Sigrid Bracchetti, Norbert Pescosta, Wolfgang Aumer, Martina Schullian, Verena von Aufschnaiter e Birgit Bragagna Spornberger.
Anche se con soddisfazione hanno appreso che la politica metterà a disposizione più posti letto invernali per l ‘emergenza freddo, nell’edificio Alimarket a Bolzano Sud, criticano il fatto che le persone senzatetto sono costrette a lasciare il centro per trascorrere la notte in grandi capannoni. Tutte le persone, senza distinzione, hanno il diritto di dormire e vivere con dignità, sottolineano. Le soluzioni di emergenza sono sempre costose e insostenibili.
I costi di gestione della casa in Via Renon sono finanziati esclusivamente da donazioni. I membri dell’associazione hanno messo a punto pacchetti per donazioni: 7 euro (pacchetto notte) che comprende una notte con colazione nel dormizil. Il pacchetto settimanale, 7 notti con colazione, costa 49 euro.
Il pacchetto colazione, vale a dire colazione per tutti i 25 ospiti, è a disposizione per 80 euro. Coloro che sono disposti a pagare le spese di manutenzione strutturale come il riscaldamento, l’elettricità, la pulizia della biancheria da letto e la spazzatura per un mese possono rilevare il pacchetto calore a 460 euro. Si sottolinea che qualsiasi donazione di altro importo è benvenuta. I pacchetti di donazione e le donazioni individuali possono essere effettuate sul sito www.dormizil.org.
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