Alto Adige
Assegno di cura: la Giunta provinciale adegua i criteri
La proroga dei termini per il riconoscimento dello stato di non autosufficienza, l’estensione del periodo dell’erogazione, una nuova modalità di valutazione e adeguamenti del software gestionale.
Con queste modifiche, in futuro la valutazione del fabbisogno di cura e di assistenza diventerà più rapida. Su proposta dell’assessora al Sociale, Waltraud Deeg, la Giunta provinciale ha approvato questa e altre variazioni ai criteri per il riconoscimento dello stato di non autosufficienza e per l’erogazione dell’assegno di cura.
“Fin dalla sua introduzione, più di 14 anni fa, l’assegno di cura è stato un importante sostegno erogato dalla Provincia per promuovere l’assistenza a domicilio e nelle strutture di ricovero. È quindi importante che le persone che hanno un fabbisogno di cura e di assistenza possano accedervi il più rapidamente possibile“, sottolinea l’assessora Deeg.
Nel 2021 più di 15.400 persone bisognose di assistenza hanno ricevuto nel complesso quasi 255 milioni di euro sotto forma di assegni di cura e solo negli ultimi cinque anni l’importo è aumentato in media del 5% all’anno.
In particolare dopo la pandemia e le relative restrizioni si sono registrati in tutti i Comprensori tempi di attesa maggiori per la procedura di valutazione. Le persone che necessitino di cura e di assistenza attendono in media circa sette mesi per il riconoscimento dello stato di non autosufficienza.
“È un periodo troppo lungo, ne siamo consapevoli. Da un lato ciò è dovuto alla mancanza di personale nelle unità di valutazione, dall’altro possiamo migliorare gli aspetti gestionali“, ha affermato l’assessora provinciale. Fatto salvo il costante confronto con le autorità competenti sulla questione del personale per garantire il servizio esistente, la delibera di oggi implica soprattutto miglioramenti organizzativi che andranno, di riflesso, a beneficio dei cittadini.
I tempi di attesa devono essere ridotti
In particolare, i termini per la valutazione della non autosufficienza nel caso di domanda di prima valutazione e di rivalutazione passeranno dagli attuali 30 a 60 giorni. Il periodo di erogazione dell’assegno di cura per le persone con malattie in stato avanzato sarà inoltre esteso: attualmente il diritto al sostegno copre un periodo di sei mesi, in futuro sarà di dodici mesi.
L’assegno di cura viene generalmente erogato per cinque anni, ma la modifica della normativa lo estenderà a tempo illimitato. Solo in caso di peggioramento delle condizioni di salute, del fabbisogno di cura e di assistenza potrà essere nuovamente rilevato e rivalutato.
La novità è che in futuro le valutazioni per l’erogazione dell’assegno di cura avranno luogo in locali privi di barriere architettoniche. Solo se il medico di famiglia della persona bisognosa di assistenza lo motiva per motivi di salute, la valutazione continuerà ad essere effettuata tramite una visita domiciliare.
La ricerca di locali adatti è già in corso. In precedenza, ciò avveniva nell’ambiente domestico della persona bisognosa di assistenza. La delibera approvata rivede anche i criteri per l’assegnazione d’ufficio del livello assistenziale, in modo che in futuro questa assegnazione possa essere gestita più facilmente e con maggiore tempestività.
Un’importante modifica riguarda anche l’adattamento del software gestionale. Un cambiamento suggerito, tra gli altri, dal personale delle unità di valutazione al fine di ridurre l’impatto gestionale. Questa modifica rientra nel progetto di digitalizzazione dell’intero processo di istanza e valutazione e per il riconoscimento dello stato di non autosufficienza previsto per il 2023.
Tutti questi cambiamenti mirano a pianificare in modo più efficiente la valutazione per l’erogazione dell’assegno di cura. “Dobbiamo ridurre per le unità di valutazione l’impatto gestionale, in modo che possano dedicare il loro prezioso tempo a chi ha bisogno di cure. In questo modo possiamo accelerare l’iter per l’erogazione dell’assegno di cura“, riferisce convinta l’assessora provinciale Deeg.
Attualmente l’Amministrazione procede ad un’attenta valutazione dei dettagli tecnici in modo che i cambiamenti possano essere attuati a partire da febbraio 2023 e diventare così miglioramenti tangibili per i cittadini.
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