Italia ed estero
Bce, “la vaccinazione è il traguardo nel processo di risoluzione della crisi”: si sperimenta anche la possibilità di mescolare le dosi
Nel bollettino mensile la Banca Centrale Europea avverte che le rigide misure di contenimento ed il nuovo aumento dei contagi da coronavirus nell’area euro stanno minando la ripresa economica. Per questo, pur sostenendo che gli investimenti aggiuntivi nell’ambito del Next Generation EU “svolgeranno un ruolo di primo piano nel sostenere la ripresa una volta terminata la pandemia,” Francoforte poi focalizza l’attenzione sul piano vaccinale.
Infatti, l’importanza delle “campagne di vaccinazione nell’area euro rappresenta un traguardo importante nel processo di risoluzione della crisi sanitaria” e di conseguenza anche economica. Al termine della riunione con il gruppo di lavoro dedicato alla risposta dell’epidemia, Ursula Von der Leyen sui social scrive: “ Bruxelles è al lavoro per rafforzare la cooperazione con le case farmaceutiche per incrementare la capacità di produzione dei vaccini in Europa”.
Compito questo, affidato al Commissario all’Industria, Thierry Beton che guida la task force a contatto con industrie e governi per individuare nuovi siti produttivi. Da Bruxelles filtra anche l’interesse di massima dei vaccini prodotti da Russia e Cina purché forniscano all’Ema i dati richiesti per ottenerne l’autorizzazione.
Per ovviare ai problemi di distribuzione, dal Regno Unito arriva la notizia della sperimentazione di mescolare diversi vaccini. Si tratta di uno studio che intende scoprire se i vaccini stessi, siano compatibili tra di loro, in modo che si possa utilizzare per la seconda dose anche un prodotto diverso da quello ricevuto con la prima iniezione, mantenendo ovviamente la protezione contro il covid.
Sarebbe un’arma importante per garantire a tutti una copertura adeguata, riducendo i problemi logistici perché in caso di ridotta disponibilità di uno, si potrebbe utilizzare l’altro. Non solo, tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella che un possibile mix di vaccini diversi potrebbe addirittura offrire una maggiore protezione contro la malattia.
Per ora, si tratta ancora di una sperimentazione e le linee guida per la somministrazione non cambiano in attesa appunto dei risultati della sperimentazione che coinvolgerà oltre 800 volontari ultra cinquantenni. Lo studio verrà completato in 13 mesi ma i primi risultati potrebbero essere diffusi già a giungo.
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