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Politica

Buoni celiachia e nuove regole, M5S: “Sistema altoatesino arretrato e macchinoso”

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Il MoVimento 5 Stelle Alto Adige si associa al disappunto espresso da AIC Alto Adige per la scelta della Provincia di mantenere un sistema anacronistico.

Ai malati si chiede infatti la raccolta delle fustelle dei prodotti attraverso una complicata procedura amministrativa cartacea, superata dai sistemi in vigore attualmente sul territorio nazionale.

Così il consigliere provinciale pentastellato Diego Nicolini: “Conosco bene il disagio che questa procedura sta causando ai malati di celiachia, perché questo mi riguarda personalmente avendo celiaci in famiglia. Trovo comunque dissonante che una Provincia come la nostra, attenta nell’essere sempre al passo, o addirittura in molti campi modello per altri, rinunci in questo caso a strumenti che potrebbe adottare facilmente e preferisca abbandonare i malati ad una procedura obsoleta“.

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Nel 2013 la giunta provinciale ha approvato la dematerializzazione del buono senza fornire una data entro la quale sarebbe dovuta essere operativa. Erano state proposte varie soluzioni dalle associazioni, tra le quali anche il riuso gratuito del software della regione Umbria.

In Lombardia il credito viene erogato direttamente sulla tessera sanitaria elettronica e la spesa è semplice per chi acquista e per chi vende.

Nessuna proposta è stata accolta, nessuno dei sistemi o degli strumenti esistenti è stato preso in considerazione. La Provincia ha invece pensato di creare un proprio software per dematerializzare il buono, ma ad oggi non è stato fatto nulla in questo senso.

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Dal mio insediamento ho incontrato questo particolare atteggiamento da parte della Provincia più e più volte. Non me lo spiego – ha sottolineato Nicolini – . Non fa certo bene ai cittadini altoatesini. Se uno strumento c’è lo si usa, lo si adatta e, se ci si riesce, lo si migliora o si cerca di applicarlo in modo più efficiente. Richiamiamo la Giunta al buon senso: nel 2019 non si può far perdere tempo alle persone a ritagliare e raccogliere etichette, né ai cassieri ed amministrativi incollare le carte“.

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