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Alto Adige

Caso Ladurner: sui rimborsi dei consiglieri regionali indaga ora la Corte dei conti

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E’ quanto emerge da un comunicato ufficiale che informa dell’avvio ufficiale di un’istruttoria da parte della Procura regionale.

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Sulla scia del caso Ladurner per rimborsi spese che sembrerebbero non correttamente contabilizzati, che ha portato alle dimissioni della consigliera provinciale, la Procura regionale del Trentino Alto Adige sta ora indagando presso la Corte dei Conti.

E’ quanto emerge da un comunicato ufficiale che informa dell’avvio ufficiale di un’istruttoria sulle presunte “illegittimità dei rimborsi delle spese di trasferta richieste da amministratori pubblici“.

La Procura regionale presso la Corte dei Conti per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, con sede a Bolzano, informa di aver avviato un procedimento di indagine a causa di articoli di stampa pubblicati di recente, riguardanti presunte illegittimità nei rimborsi delle spese di viaggio richieste da amministratori pubblici“, si legge testualmente.

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Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza di Bolzano. Jasmin Ladurner aveva annunciato il proprio ritiro dalla carica lo scorso 31 dicembre proprio per l’accusa delle presunte irregolarità in oggetto, che riguardavano il rimborso spese riconducibili a delle trasferte a Trento.

Secondo le informazioni correnti, la consigiera della Stella alpina nel 2019 avrebbe ricevuto rimborsi per  oltre 11mila euro.

Per il 2020 invece, pare che abbia ricevuto nuovamente una cifra simile tra il consiglio provinciale e quello regionale. Alcune di queste spese riguarderebbero viaggi non contabilizzati in maniera chiara.

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