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Politica

Confronto Boccia-Kompatscher su fase 2, Svp: “Dopo l’incontro non cambia nulla”

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L’incontro di oggi tra il presidente della provincia Arno Kompatscher, l’assessore provinciale Thomas Widmann e il ministro delle Regioni Francesco Boccia è stata l’occasione per discutere, da un lato, della situazione attuale e, dall’altro, dell’ulteriore linea d’azione con il governo romano in un dialogo costruttivo.

La visita del ministro non cambia però nulla della nostra decisione: l’Alto Adige prosegue il suo cammino con una propria legge provinciale per l’elaborazione della fase 2. Non cambierà nulla dopo l’incontro!

Il disegno di legge provinciale per l’organizzazione della fase 2 è stato approvato dalla giunta provinciale la scorsa settimana. Oggi questa è stata presentata alla prima commissione legislativa per la discussione in consiglio provinciale e se tutto va bene, avremo già adottato la legge provinciale verso la fine di questa settimana. In questo modo si porrebbe la prima pietra per l’uscita dell’Alto Adige dalla crisi del coronavirus e il ritorno alla graduale normalità.

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E’ questo il comunicato che appare sulla pagina social ufficiale della Svp subito dopo la conclusione della conferenza stampa alla quale hanno presenziato il governatore Kompatscher e il ministro Francesco Boccia: non cambia nulla, il ddl va avanti e sarà approvato. Non si specifica tuttavia se l’invito del ministro alla prudenza e all’attesa della concertazione generale per la decisione sulle riaperture (con relative date) verrà seguito.

Dal canto suo Boccia ha invitato alla prudenza e ad un atteggiamento che si ponga in linea con le direttive del governo, ovvero quello di attendere la concertazione con le regioni a partire dal 18 maggio, per una valutazione dettagliata sulle differenziazioni territoriali che permetterà di decidere quale strada ogni singola regione e provincia autonoma potrà intraprendere per gestire al meglio la fase 2 della ripartenza (Fase 2, Boccia richiama all’ordine: il ministro ripropone la linea del governo).

Si tratta di giorni e non di settimane“, ha sottolineato Boccia, facendo intendere come anche l’Alto Adige, provincia autonoma, sia chiamato ad attendere la data concordata dopo la metà del mese per la valutazione delle specificità di ogni territorio e per una applicazione idonea delle misure che daranno ufficialmente il via alla fase 2.

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Riguardo al disegno di legge della Giunta, il confronto a livello tecnico è tuttora in corso e il ministero esprimerà le proprie valutazioni quando ci sarà il testo finale“, si legge in una nota provinciale.

Il ministro ha fatto però presente che proprio dal 18 maggio le Regioni potranno prendere delle decisioni sulla base dei monitoraggi effettuati a livello territoriale.

 

 

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