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Benessere e Salute

CoronaVirus: più sesso o più battibecchi? In quarantena, attenzione anche alla dieta

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Ci vorrà qualche mese per capire se l’obbligo di restare a casa invertirà la tendenza di una natalità quasi a zero, oppure se i tribunali si ritroveranno a gestire pratiche di divorzio in serie.

Della serie: quando la convivenza si fa forzata, le mezze misure non esistono. Nella coppia o sarà amore e sesso, oppure il rischio che tutto “ scoppi” è concreto.

Diciamo che se non c’è serenità saranno scintille e lo stress da convivenza forzata potrebbe smascherare anche le relazioni extraconiugali.

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Col Coronavirus cambia tutto: smart working, presenza dei figli h24 ed una buona dose di noia o di iperattività, sono aspetti che possono portare a situazioni inaspettate.

Ma prima di tutto, a guadagnarci sarà l’intimità? Rispetto a prima c’è molto più tempo per dedicarsi al proprio partner, ampliando lo spazio dell’affettività.

Ma se la coppia è già in crisi, tutto diventa più complicato. In questo caso i sessuologi cosa dicono?

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Una relazione per rigenerarsi ha bisogno della lontananza, del proibito e non di sesso scontato come lo può essere con la vicinanza.

Un contesto che sembrerebbe favorire i rapporti extra coniugali che però sono a rischio di essere scoperti. E qui interviene Freud con la sua teoria degli “atti mancanti” che rischiano di far emergere la relazione clandestina.

In questo caso è l’uomo a stare peggio perché è il maschio a soffrire di più la lontananza.

Generalmente le donne danno meno importanza al sesso, essendo più attente alle attenzioni ed alle coccole e sono più disponibili a farsi conquistare anche con la testa: solo dopo danno e pretendono sesso di qualità.

Ma veniamo alle abitudini alimentari: l’impossibilità di fare moto, l’ansia da notizie, lo stress della convivenza forzata h24 confluiscono tutte là: davanti alla porta del frigorifero. E boicottano il tentativo di restare in forma e salvaguardare la salute.

In molte circostanze si usa il cibo per colmare una mancanza, che può essere di affetto, di prospettive, di socialità. Una dinamica più che mai attuale oggi, che si può, però, disattivare.

Il vuoto si può riempire con la determinazione a occuparsi davvero di se stessi, regalandosi il tempo che non si è mai avuto.

E impostando buone abitudini: se come spesso si sente dire, servono 21 gg per costruire una nuova routine, si può cogliere l’occasione della forzata clausura per consolidare un nuovo progetto di benessere.

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