Alto Adige
Il decesso di Albert Stocker: morto per ipotermia, ma c’è stato un attacco animale
L’indagine sulla tragica scomparsa di Albert Stocker, il 73enne deceduto recentemente, si infittisce tra misteri e attese. Le ultime novità emergono dall’autopsia, la quale ha confermato che la causa del decesso è da attribuire a un severo caso di ipotermia. Tuttavia, vi è la presenza di lesioni che suggeriscono un attacco animale. La comunità attende con trepidazione i risultati dell’analisi del DNA per determinare se l’aggressore fosse un lupo o un altro canide.
Il caso ha suscitato molteplici interrogativi. Non è ancora chiaro se il signor Stocker sia caduto vittima del freddo prima o dopo essere stato aggredito. Il mistero si infittisce ulteriormente in considerazione dei rapporti iniziali che parlavano di ferite ben più gravi di quelle descritte dall’autopsia.
L’ospedale di Bolzano, presso cui era stato ricoverato il signor Stocker, ha mantenuto un riserbo assoluto, non rilasciando comunicati stampa. D’altro canto, la Procura di Bolzano ha fornito un resoconto dettagliato, descrivendo le ferite come superficiali e inconsistenti con la causa immediata del decesso.
Il sindaco di Velturno, Konrad Messner, dove il signor Stocker risiedeva in una casa di riposo, ha espresso il suo turbamento per l’accaduto, ricordando il signor Stocker come un uomo attivo e parte integrante della comunità. Nonostante le testimonianze e le fotografie che circolano, i dettagli restano frammentari.
La ricostruzione degli ultimi momenti di vita di Stocker è ancora incompleta. Dopo essere stato visto in una locanda di Pinzagen, la sua assenza è stata notata solo in serata, scatenando le ricerche che hanno portato al suo ritrovamento il mattino seguente.
Gli enigmi si addensano sulla natura dell’animale aggressore. L’ipotesi di uno sciacallo è stata scartata per via delle dimensioni dell’animale, improbabili per un attacco di tale portata. D’altro canto, l’ipotesi di un attacco da parte di cani vaganti non convince gli abitanti locali, che descrivono un ambiente rurale dove i cani da fattoria sono tenuti sotto controllo.
La presenza di lupi nella zona, inizialmente negata, è stata poi confermata da attacchi a greggi nelle vicinanze. Un indizio che potrebbe orientare le conclusioni dell’indagine verso questa pista. Mentre le speculazioni continuano, gli investigatori attendono i risultati del laboratorio della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige per fare luce sull’identità dell’animale aggressore.
La Procura di Bolzano, che ha aperto un’inchiesta, rimane in attesa dei risultati prima di comunicare ulteriori dettagli. Il caso di Albert Stocker rimane avvolto nel mistero, mentre una comunità in lutto cerca risposte.
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