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Politica

Il dolore delle madri delle vittime del terrorismo secessionista in Alto Adige: il ricordo di Fratelli d’Italia

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Una delegazione di Fratelli d’Italia, costituita da delegazioni da tutto l’Alto Adige (Bolzano, Merano, Bressanone, Fortezza, Vipiteno, Brennero), nella giornata della memoria delle vittime del terrorismo istituita dal Parlamento italiano ha partecipato ieri (9 maggio9 a Brennero per commemorare le vittime cadute per mano della cieca violenza stragista a cavallo fra anni Sessanta e Settanta.

Anni percorsi da atti vili e violenti che hanno scosso la comunità italiana, obiettivo assieme alle istituzioni repubblicane della violenza, componendo una delle pagine più buie dell’Alto Adige. Molti di essi, ricorda Ilenia Nero, promotrice della cerimonia, “non hanno trascorso un solo giorno in carcere perché hanno ripiegato in Austria e Germania chiedendo lì asilo e protezione che hanno ricevuto”.

“E’ il tema di questi giorni, l’estradizione di chi ancora non ha scontato la pena, seguendo l’esempio degli arresti dei brigatisti rossi in Francia”, sottolineano all’unisono Antonio Bova, consigliere comunale di Bressanone, Linda Franchino consigliera comunale di Fortezza, Giuseppe Sabatelli consigliere comunale di Brennero e Fabio Vetrò per la comunità di Fratelli d’Italia di Vipiteno. Della delegazione fanno parte anche numerosi altri militanti di tutta la Val d’Isarco.

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La memoria pietosa delle vicende del terrorismo è resa ancora più dolorosa dal silenzio ufficiale delle autorità provinciali e nei comuni che celebrano ogni anniversario del calendario delle ricorrenze saltando a piè pari quello del terrorismo che in Alto Adige ha consegnato invece una eredità straziante“.

FdI ricorda proprio i caduti e con essi celebrare il dolore delle famiglie con la deposizione di fiori presso un luogo simbolo sulla via di quello dell’attentato di Malga Sasso, vicino a Brennero, con un atto puramente simbolico, ricordando uno per uno i nomi delle vittime e leggendo delle testimonianze di sopravvissuti, sui fatti accaduti a Malga Sasso e riguardo l’uccisione del giovane finanziere Salvatore Cabitta, trucidato a colpi di fucile durante una perlustrazione, ma anche ricordando che la violenza ideologica non ha conosciuto confini lasciando a terra anche il finanziere Herbert Volgger, di lingua tedesca, come tutte le altre venti vittime della violenza secessionista, incolpevole testimone della follia terroristica.

Nella giornata dedicata alle madri Fratelli d’Italia ha voluto celebrare anche il dolore che è stato provocato a tutte le mamme di questi ragazzi, servitori dello Stato in una terra che doveva fungere da casa ed invece trasformata in tomba.Cosa hanno dovuto patire queste madri, quante lacrime hanno dovuto versare per i loro figli fatti saltare in aria in modo codardo ed in nome di un’ideologia criminale“, conclude la nota del coordinamento regionale di Fratelli d’Italia.

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