Alto Adige
Insegnamento, per tedeschi e ladini basta il diploma. “Docenti italiani ancora discriminati”
“Mentre in tutta Europa e nel resto del Paese occorre la laurea per insegnare nella scuola primaria, nelle scuole di lingua tedesca e ladina della Provincia di Bolzano è sufficiente il diploma di maturità di una qualsiasi scuola superiore. All’articolo 5 della Delibera 751 dello scorso 31 agosto, si legge infatti che questo è il requisito richiesto per accedere ai corsi abilitanti presso la LUB approvato anche dalle Organizzazioni Sindacali“.
Già lo scorso 19 settembre, la segnalazione era comparsa sulla pagina social dei Precari della Scuola di Bolzano, che da tempo lottano per il riconoscimento dei diritti dei docenti italiani in Alto Adige, palesemente violati rispetto a quelli degli insegnanti di madrelingua tedesca e ladina (leggi anche Percorsi abilitanti, protestano i docenti precari di Bolzano: “Insegnanti italiani discriminati”).
Parliamo qui delle gravi discriminazioni operate a livello provinciale per ciò che riguarda l’accesso ai percorsi abilitanti per un nodo che sembrerebbe meramente politico e ora anche di discriminazione etnica e linguistica. Sulla questione è arrivato ad esprimersi anche il sindacato Uil Scuola, nella persona del suo segretario Marco Pugliese.
“Quello che è accaduto – ha affermatoPugliese – è molto grave e come sindacato non ci è mai stato proposto né abbiamo mai dato parere favorevole. La qualità della nostra scuola passa anche dai titoli abilitanti.
E’ assurdo che la parte italiana chieda una laurea con monte orario davvero impegnativo e un percorso serio mentre quella tedesca sostanzialmente si accontentI di un diploma qualsiasi”.
Si legge nella denuncia dei precari italiani che “probabilmente per la primissima volta nella storia dell’autonomia, si fa esplicito riferimento alla MADRELINGUA come criterio per la previsione e introduzione di difformi modalità di trattamento di lavoratori appartenenti ad una medesima categoria.
Questo, in evidente violazione del principio di uguaglianza di cui all’articolo 3 della Costituzione. Esclusi dunque i maestri di madrelingua italiana della scuola tedesca e inclusi, invece, quelli di madrelingua tedesca della scuola italiana”.
E ancora: “Stupefacente, in tutto questo, la motivazione addotta nella delibera: siccome tra i maestri di madrelingua tedesca e ladina non c’è personale laureato, allora occorre abbassare i criteri per la sua selezione.
Di che cosa si tratta? Di un’altra legge fatta per soddisfare esclusivamente i bisogni delle scuole tedesca e ladina e favorire alcuni a dispetto di altri? Il tutto mentre, alla Lub, si festeggiano i laureati in “Scienze della formazione”!
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