Politica
La Provincia ha stanziato più di un milione di euro a favore dei Comuni per lo svolgimento del Referendum confermativo provinciale
Il 29 maggio 2022 si terrà il Referendum confermativo provinciale sulla nuova legge che modificava le precedenti disposizioni sulla “Democrazia diretta, partecipazione e formazione politica“.
Il Consiglio provinciale altoatesino aveva approvato la legge a maggioranza nel giugno 2021. Il referendum era stato successivamente promosso dalle parti critiche rispetto al provvedimento legislativo.
Per rendere possibile lo svolgimento delle elezioni, la Provincia concede contributi ai Comuni come previsto dalla legge e come concordato con il Consorzio dei Comuni. Oggi (10 maggio) la Giunta provinciale ha stanziato i fondi relativi che ammontano a 1.235.185 euro.
Gli importi ricevuti dai singoli Comuni consistono in un contributo variabile di 2,30 euro per ogni persona iscritta nelle liste elettorali e un importo fisso a seconda del numero di sezioni elettorali. Di conseguenza tutti i Comuni con un massimo di tre sezioni elettorali ricevono un importo fisso di 2.650 euro, mentre i Comuni con un minimo di quattro e fino a nove sezioni elettorali ricevono 1.330 euro. Nessun importo fisso è previsto per i Comuni con più di dieci sezioni elettorali.
I Comuni ricevono inoltre un importo aggiuntivo per le misure di sicurezza e di igiene finalizzate a prevenire il diffondersi dell’infezione da Coronavirus: 50 euro per ogni sezione elettorale nei Comuni con un massimo di tre sezioni e 25 euro per i Comuni da quattro a nove sezioni. Il Comune di Bolzano riceverà, ad esempio, un totale di 186.000 euro, Merano 71.000 euro, Bressanone 41.000 euro, Laives 32.000 euro e il piccolo Comune di Ponte Garden 3.000 euro.
La Giunta destinerà ulteriori fondi nel corso della prossima seduta del 17 maggio. La prossima settimana verranno stanziati i fondi per le spese relative al personale adibito ai seggi, i componenti dell’ufficio elettorale e la formazione dei presidenti di seggio.
Nella conferenza stampa odierna, tenutasi dopo la seduta della Giunta, il presidente Arno Kompatscher si è rammaricato che il Governo, nonostante i ripetuti interventi della Provincia, abbia respinto la fusione del referendum provinciale con il referendum sulla Giustizia previsto a livello nazionale.
“L’argomento principale era che l’unificazione delle due date avrebbe potuto influenzare la partecipazione al referendum, soprattutto perché è previsto un quorum per il referendum statale, mentre non è previsto per il referendum provinciale“, ha informato Kompatscher.
“Ciò per noi è incomprensibile – ha affermato Kompatscher – perché, se si tenesse il referendum a livello statale, i cittadini sarebbero chiamati alle urne due volte di seguito”.
Le informazioni sul Referendum provinciale del 2022 sono disponibili su un sito web dedicato.
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