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Merano

L’ex scuola elementare di Quarazze sarà venduta

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L’immobile che ospitava la scuola elementare di Quarazze è vuoto ormai da oltre vent’anni. L’edificio, costruito intorno al 1900, sarà venduto per rimpinguare le casse del Comune. Lo hanno confermato oggi in una conferenza stampa in loco il sindaco Dario Dal Medico e l’assessore alle Finanze Nerio Zaccaria.

Da più di due decenni lo stabile di via Laurin 86, che ospitò dapprima gli uffici municipali del Comune di Quarazze e poi la scuola elementare, è vuoto e inutilizzato.

Già nel dicembre 2017 il Consiglio comunale di Merano aveva approvato, anche con il voto favorevole dei Verdi, una modifica al piano delle alienazioni degli immobili di proprietà comunale. Nella sua versione aggiornata, tale piano prevedeva pure la dismissione della vecchia scuola di Quarazze”, ha spiegato l’assessore alle finanze e al patrimonio Nerio Zaccaria.

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Il 28 febbraio scorso, l’amministrazione comunale di Merano ha deciso di avviare la relativa modifica del Piano urbanistico per trasformare la destinazione dell’immobile da zona per attrezzature collettive a zona mista residenziale.

“L’edificiohanno ribadito il sindaco Dario Dal Medico e l’assessore Zaccaria è inadatto sia come scuola che come struttura per servizi di assistenza sociale. Il suo stato di fatiscenza è tale per cui un eventuale risanamento richiederebbe un enorme impegno finanziario. Per via della sua attuale destinazione urbanistica, lo stabile ha un valore stimato in poco più di un milione di euro, che potrebbe però aumentare fino a 1,8 milioni modificando il suo uso. Va comunque precisato che l’edificio è sotto tutela degli ensemble e non potrà essere quindi demolito ma riqualificato”.

Nella sua più recente seduta l’esecutivo guidato dal sindaco Dal Medico ha deciso di investire il ricavato della vendita dell’ex scuola di Quarazze per coprire le spese del progetto San Nicolò. Il contratto preliminare di acquisto di una parte dell’edificio che sorge all’incrocio fra via Verdi e via San Francesco e di proprietà della Fondazione San Nicolò è stato firmato il 15 aprile dello scorso anno.

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Nove i milioni di euro che l’amministrazione comunale ha deciso di investire nell’operazione San Nicolò: tre per acquisire l’edificio e altri sei per ristrutturarlo in modo tale che possa ospitare quattro sezioni di scuola per l‘infanzia e una mensa. Da parte sua la fondazione si è impegnata a cedere al Comune il primo, il secondo e il piano interrato del vecchio edificio esistente, l’edificio secondario e diverse aree accessorie, fra le quali la zona che verrà adibita a parco giochi e che si estende su una superficie di circa 700 metri quadrati.

Nella nuova struttura troveranno sistemazione quattro sezioni di scuola per l‘infanzia attualmente ospitate in locali presi in affitto. L’Ufficio scuola ha stimato che il Comune risparmierà così un importo annuo compreso tra 72.000 e 97.000 euro.

Nel piano interrato verrà allestita la cucina della mensa. Ai piani superiori verranno ricavati invece alloggi per persone con disabilità, che verranno amministrati dalla Fondazione stessa in sinergia con la Comunità comprensoriale.

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