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Merano

Merano: modificato e adeguato il regolamento per l’occupazione del suolo pubblico

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Con le modifiche e gli adeguamenti del regolamento COSAP deliberati ieri sera dal Consiglio comunale, sono state introdotte diverse semplificazioni.

Fra queste l’esenzione dal pagamento del canone per le onlus che operano nei quartieri.

Ritoccato il canone per le occupazioni permanenti.

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Da dieci anni ormai a Merano il canone per l’occupazione del suolo pubblico è stato solamente adeguato al tasso di inflazione, con il risultato che lo spazio pubblico in riva al Passirio finora è costato meno che in altre città di uguali dimensioni.

Particolarmente vantaggioso risultava essere il canone per coloro che occupavano lo spazio pubblico per periodi superiori a un anno.

Ieri sera il civico consesso a deciso di aumentare lievemente la tariffa: in futuro per le occupazioni permanenti il canone ammonta al 15% della tariffa normale (anziché al 4% com’era finora).

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Le superfici pubbliche in centro città sono senza dubbio una risorsa preziosa e limitata“, ha spiegato l’assessora Gabi Strohmer.

Se gli esercenti locali sfruttano tali spazi per le loro attività, è giusto che la cittadinanza ottenga un adeguato risarcimento“.

Con il nuovo regolamento sono state abolite anche alcune agevolazioni speciali che in casi singoli prevedevano l’applicazione di tariffe più economiche ma che comportavano una complicata procedura di calcolo.

Nuove agevolazioni sono state invece introdotte per le associazioni onlus, che in futuro per l’occupazione del suolo pubblico al di fuori del centro città (Kategorie 1) non dovranno corrispondere il canone.

Finora l’esenzione riguardava soltanto i casi in cui fosse occupata una superficie massima di 10 metri quadrati.

Non ha senso mantenere in essere un macchinoso iter burocratico per incassare pochi euro. Con questa esenzione semplifichiamo la procedura e rendiamo quartieri luoghi più attraenti per ospitare manifestazioni. Al tempo stesso sosteniamo l’attività di tanti volontari che si impegnano per il bene della comunità“, ha concluso Strohmer.

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