Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Alto Adige

Omicidio di Brunico: lacrime per il 30enne Maxim Zanella

Pubblicato

-

Condividi questo articolo




Pubblicità

Maxim Zanella, 30 anni, è stato ucciso a Brunico nella notte tra il 27 e il 28 luglio, poco prima dell’una. Il suo assassino è il 21enne polacco Oskar Kozlowski che lo ha aggredito con un coltello. Rimane da chiarire il movente che ha portato lo straniero al gesto efferato. Forse un litigio avvenuto nella notte ha portato alla tragedia ma tra le ipotesi si farebbe largo nelle ultime ore anche la pista del consumo di droga.

Maxim, di origini russe, è figlio dell’attuale presidente del Cai Alto Adige Carlo Alberto Zanella e svolgeva da mesi l’attività di bagnino in una delle piscine cittadine. Il suo assassino non era un amico, ma un conoscente e vicino di casa e non è chiaro perché i due si trovassero assieme nell’appartamento al civico 6 della Passeggiata Gross Gerau, in pieno centro.

A chiarire nelle prossime ore se la vittima fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti o alcol al momento della morte sarà l’autopsia. Da una prima valutazione, dopo una colluttazione il giovane sarebbe stato colpito con una sola coltellata tra la clavicola e il collo, rivelatasi però fatale.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Maxim era arrivato in Italia nel 1998, all’età di sei anni. Assieme alla sorella Cristina di tre anni più grande era stato adottato dai coniugi Zanella, Carlo Alberto e Giuliana. Dall’orfanatrofio di San Pietroburgo a Cornaiano, dove abitava allora la coppia, per cominciare una nuova vita in Alto Adige. Qualche anno fa la decisione di prendere in affitto un appartamento a Brunico e vivere da solo.

Ieri la tragedia. I genitori, disperati, respingono le chiacchiere sul consumo di droghe pesanti e soprattutto sulla presenza di elementi esoterici che potrebbero ricondurre al satanismo.

 

Pubblicità - La Voce di BolzanoPubblicità - La Voce di Bolzano

 

 

 

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti