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PNRR, Kompatscher fa il punto con i sindacati
Per aggiornare i sindacati altoatesini sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha invitato oggi (18 ottobre) i leader dei sindacati Asgb, Sgb-Cisl, Cgil-Agb e Uil-Sgk a un incontro informativo online.
Insieme al direttore generale della Provincia, Alexander Steiner, il presidente ha presentato il lavoro preparatorio ed i passi futuri della Provincia. “Abbiamo svolto il lavoro preparatorio e abbiamo progetti nel cassetto per tutti i settori previsti“ ha detto Kompatscher, riassumendo la situazione attuale: “Ora dobbiamo aspettare i bandi dei Ministeri per poi portare in Alto Adige il maggior numero di finanziamenti possibili per l’ulteriore sviluppo della nostra provincia con i progetti giusti.”
I Ministeri lavorano al sistema di distribuzione delle risorse
Come noto, la Commissione europea aveva approvato il 22 giugno il Piano UE, secondo il quale l’Italia può contare su aiuti alla ripresa per un totale di 191,48 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni (68,88 miliardi di euro) e prestiti (122,6 miliardi di euro). Nel frattempo, il Governo italiano ha fissato i criteri della loro distribuzione e incaricato i Ministeri competenti dell’attuazione.
Come ha riferito il direttore generale Steiner, i Ministeri stessi ora decideranno come distribuire i fondi, per esempio attraverso bandi a livello statale. “Come Provincia di Bolzano valuteremo le varie forme di assegnazione e poi parteciperemo con progetti adeguati. Siamo in contatto con i Ministeri competenti, in costante scambio con loro, e abbiamo svolto tutti i possibili lavori preparatori” ha detto Steiner.
Tuttavia, attualmente non c’è alcuna certezza su quanti finanziamenti saranno alla fine disponibili attraverso questi canali, né quali progetti specifici saranno ammissibili. In questo contesto, il presidente ha anche sottolineato che l’Alto Adige non potrà gestire interamente i progetti; “Una gran parte dei fondi UE confluirà direttamente in progetti nazionali, un’altra parte nel Sud Italia. Il resto sarà diviso tra le Regioni e le Province autonome“, ha spiegato Kompatscher.
Il progetto faro: la digitalizzazione
In ogni caso, l’Alto Adige si sta concentrando in particolare su un tema: “La digitalizzazione è il nostro progetto faro” ha riferito Kompatscher. “Anche su nostra iniziativa, lo Stato ha concesso ad ogni Regione e alle Province autonome il diritto di presentare un progetto principale. Quindi è qui che abbiamo le maggiori possibilità di ottenere finanziamenti, e vogliamo utilizzare questo binario preferenziale per una spinta alla digitalizzazione in Alto Adige“.
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