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Economia e Finanza

Pubblicità dubbia di Poste Italiane segnalata all’antitrust dal CTCU

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Ancora ad agosto dello scorso anno, il CTCU di Bolzano aveva segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per presunta ingannevolezza, una pubblicità di Poste Italiane riguardante libretti postali e buoni postali fruttiferi.

La campagna pubblicitaria, denominata “Buoni e libretti – Buono a sapersi” era stata avviata da Poste a luglio del 2018. La presunta ingannevolezza riguardava, in particolare, alcune affermazioni contenute nei messaggi pubblicitari: “Il rendimento a scadenza è garantito”.

Il CTCU aveva contestato all’AGCM in particolare l’ultima affermazione della pubblicità, ritenendola non corrispondente al vero.

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Se si tiene conto, infatti, degli oneri fiscali cui possono andare soggetti libretti e buoni (in particolare l’imposta di bollo), in molti casi, un rendimento a scadenza avrebbe potuto anche essere “non garantito”.

Dopo l’avvio dell’accertamento da parte dell’AGCM, Poste si è recentemente impegnata ad accettare le condizioni promesse e ad informarne i consumatori. L’Antitrust non ha quindi provveduto a comminare alcuna sanzione a Poste.

Il provvedimento dell’AGCM conferma l’importanza del nostro ruolo di monitoraggio rispetto alla moltitudine di informazioni commerciali, a volte non così trasparenti e chiare, che quotidianamente vengono propagandate dagli intermediari bancari e finanziari, per pubblicizzare i propri prodotti presso il pubblico.

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È sempre bene fare attenzione non solo alla pubblicità, ma anche alla descrizione delle condizioni dei prodotti offerti, prima di sottoscrivere qualsiasi prodotto finanziario”, affermano dal CTCU.

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