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Alto Adige

Sasa rivolge lo sguardo all’estero per risolvere la crisi del personale

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In risposta alla persistente crisi del personale che sta gravando sul trasporto pubblico, Sasa ha preso una direzione non convenzionale, rivolgendosi all’estero per cercare soluzioni. L’azienda di trasporti pubblici ha ingaggiato un’agenzia di intermediazione tedesca per reclutare lavoratori da altri paesi, a seguito della scarsa attrattiva del mestiere a livello locale.

Conducenti dalla Spagna rispondono all’appello

Quindici conducenti da Spagna, un paese con un tasso di disoccupazione superiore al 14%, sono arrivati in Alto Adige mercoledì scorso, il primo novembre. “Sono professionisti che hanno già ricevuto una formazione di base a livello linguistico e che continueranno la loro formazione in Alto Adige, sia per quanto riguarda la conduzione delle linee sia per la conoscenza del tedesco e dell’italiano”, afferma la presidente di Sasa, Astrid Kofler.

Questi nuovi dipendenti, prevalentemente giovani e di cui alcune donne, hanno ricevuto un contratto a tempo determinato, uno stipendio base di circa 1.700 euro e pure un appartamento dove vivere.



Sciopero dei conducenti locali

Nonostante l’arrivo dei nuovi lavoratori, la protesta dei dipendenti locali continua. Ieri, oltre il 90% dei conducenti ha aderito a uno sciopero di 24 ore, lamentando lunghi turni e condizioni di lavoro insostenibili.

“Non prendiamo alla leggera gli sciopero,” affermano i membri della Rsu di Sasa. “Siamo consapevoli del disagio che portano alla cittadinanza, ma siamo esasperati.”

I lavoratori chiedono un equilibrio sano tra vita e lavoro, l’adeguamento salariale, il riconoscimento dell’indennità per autosnodato, una rotazione equa dei turni, l’aumento dei riposi settimanali, straordinari programmati e la valutazione dei tempi di percorrenza.

“L’azienda sta lavorando su questi temi,” spiega Kofler, “e abbiamo intenzione di proseguire, per il benessere dei dipendenti.”

L’azienda guarda avanti

Sasa riconosce l’importanza di affrontare la questione della scarsa attrattiva del mestiere. “Bisogna capire perché il mestiere è sempre meno attrattivo”, afferma la Rsu di Sasa.

Nonostante le sfide, l’azienda è determinata a trovare soluzioni per migliorare le condizioni di lavoro e attrarre nuovi dipendenti. I conducenti spagnoli rappresentano una novità per Sasa, che già conta lavoratori di oltre venticinque nazionalità diverse nel suo personale.

Mentre Sasa cerca di risolvere i problemi interni, l’arrivo di lavoratori stranieri potrebbe rappresentare una soluzione temporanea alla carenza di personale. Ma solo il tempo dirà se questa strategia avrà successo a lungo termine.

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