Una legge finalmente riconosce il valore dello sci alpinismo, sport identitario e risorsa economica per le terre alte. L’iniziativa porta la firma della deputata di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi, che ha presentato un emendamento al Decreto Legge Sport destinato a cambiare il futuro della disciplina.

“Lo sci alpinismo è molto più di una disciplina sportiva: è un atto d’amore per la montagna, un modo autentico e sostenibile di viverla”, afferma Ambrosi, sottolineando l’urgenza di accompagnare questa pratica in forte crescita con norme adeguate, sicure e rispettose dell’ambiente.

Fino ad oggi, lo sci alpinismo in Italia era privo di una regolamentazione nazionale organica, nonostante il boom di appassionati e il ruolo strategico che questa disciplina assume per le comunità montane. L’emendamento, sottoscritto anche dal presidente della Commissione Cultura e Sport Federico Mollicone, rappresenta un primo passo verso una gestione uniforme e strutturata su tutto il territorio.

“Nel mio Trentino-Alto Adige lo sci alpinismo è parte dell’identità dei nostri luoghi. Ma il suo valore va oltre i confini regionali: riguarda l’intero arco alpino e prealpino”, spiega Ambrosi, evidenziando come lo sport possa contribuire alla rinascita delle aree interne, spesso dimenticate.

L’emendamento introduce quattro innovazioni fondamentali: la possibilità per i gestori di impianti di autorizzare l’uso delle piste fino alle 22 per le risalite con attrezzature da sci alpinismo; corsie dedicate e segnalate per garantire la sicurezza degli sportivi; un titolo d’accesso a pagamento con obbligo assicurativo; e infine, un coinvolgimento diretto di Ministero, Regioni e Federazioni per un’applicazione uniforme della normativa.

L’obiettivo è chiaro: dare dignità normativa a una pratica che unisce passione, tecnica e rispetto per la natura, ma che rappresenta anche un volano economico per tante piccole realtà montane. Dove si pratica sci alpinismo, si genera lavoro: strutture ricettive, ristorazione tipica, guide alpine, noleggi, artigianato locale e servizi di formazione compongono un tessuto produttivo che alimenta un’economia circolare sostenibile.

“Lo sci alpinismo è anche presidio del territorio, prevenzione dello spopolamento, cultura del rispetto per l’ambiente. È una montagna vissuta, non consumata. È una risorsa moderna, identitaria, preziosa”, prosegue Ambrosi, rivendicando l’importanza di una legge che finalmente riconosca questo potenziale.

Un ringraziamento speciale va al Governo Meloni, conclude la deputata, “per l’attenzione continua verso lo sport, la montagna e l’economia reale dei territori: un impegno concreto che non è mai stato così presente, forte e coerente”.

Con questo passo, lo sci alpinismo non sarà più soltanto una passione per pochi, ma una pratica riconosciuta, tutelata e valorizzata dallo Stato.