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Politica

Team K: No alle strumentalizzazioni intorno alla doppia cittadinanza

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La discussione intorno al tema del doppio passaporto ha preso una brutta piega, come nella nostra provincia purtroppo puntualmente succede quando si toccano temi che riguardano la sfera etnica.

Ad eccezione di Paul Köllensperger, i consiglieri provinciali del Team K hanno firmato una lettera indirizzata al governo austriaco che chiede un’audizione su un eventuale disegno di legge viennese sul doppio passaporto.

Mentre la lettera sul versante austriaco è probabilmente già finita nel cestino, in Alto Adige si è creato un acceso dibattito nei media e nella popolazione.

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Il Team K dichiara di non essere diviso su questo tema.

Infatti, i consiglieri provinciali avevano firmato la petizione con le migliori intenzioni, unicamente per avere informazioni di prima mano da parte del governo austriaco nel caso in cui questo procedesse a formulare un disegno di legge sulla doppia cittadinanza.

In alcun modo dicono di voler sostenere “provocazioni da destra o saltare sul carro del patriottismo“.

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Il doppio passaporto non è mai stato un tema del Team K, e continuerà a non esserlo, visto che l’Alto Adige deve occuparsi di temi e sfide ben più importanti”, affermano.

A parte questo, senza un’intesa tra Roma e Vienna il doppio passaporto comunque sarà comunque accantonato.

Nel caso, che riteniamo poco verosimile, che i due governi trovino l’intesa, dal momento che la doppia cittadinanza è un desiderio di una parte della popolazione altoatesina, esso non dovrebbe essere negato in linea di principio – se si creano le condizioni per discuterne in modo imparziale.

Ma stando ben attenti a non danneggiare i rapporti con Roma, importanti per altre richieste ben più significative, vedi alcune urgenti norme di attuazione. E sopra a condizione che l’argomento non venga usato impropriamente come elemento di divisione o discriminazione tra i gruppi linguistici. Purtroppo proprio ciò che sta accadendo in questo momento”.

I consiglieri firmatari del Team K, in Consiglio da poco e che ancora non conoscono a fondo alcune dinamiche della politica locale – si dicono dispiaciuti di non essere stati in grado di valutare appieno la portata dell’azione al momento della firma, un errore che sottolineano di aver commesso in buona fede, tanto più che inizialmente veniva spiegata come una semplice richiesta di audizione a Vienna sul tema del doppio passaporto da parte di alcuni consiglieri provinciali.

Nessun membro del Team K è iscritto a fantomatici comitati a sostegno del doppio passaporto né partecipa a riunioni dello stesso. In nessun modo il Team K accetta di farsi strumentalizzare da chi intorno a questo argomento intende creare divisioniQuindi ritiriamo le nostre firme dal documento.

Quello che non è mai cambiato, è la linea politica del Team K, improntata alla convivenza, e che punta ad avvicinare e non a dividere i gruppi linguistici.

Infatti, il doppio passaporto non è ma stato un tema del Team K, e la posizione assunta nella campagna elettorale del 2018 è tuttora valida: L’Europa e lo sviluppo dell’autonomia hanno la priorità, la qualità della vita dei nostri cittadini è la base e l’obiettivo del nostro impegno politico”.

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