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Politica

Tutti bloccati dal Coronavirus, + 345% sugli sbarchi. Bonazza: “Allarme terroristi infiltrati”

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Mentre la nazione entra ufficialmente nella Fase2 decretata dal governo Conte dopo quasi 2 mesi di quarantena dovuta all’emergenza Covid19, sul fronte immigrazione la pandemia non sembra aver inciso particolarmente. Tutt’altro.

Dall’inizio del 2020, per quanto concerne gli sbarchi, il Viminale ha registrato un aumento del 345%, con un picco tra il 1 gennaio e il 28 febbraio – periodo di inizio del contagio – del 700% rispetto al 2019, con 2.553 clandestini confermati e provenienti dal nord Africa, sbarcati sulle nostre coste con l’aiuto dei traghettatori delle varie Ong rosse.

Dal blog del consigliere comunale di CasaPound Andrea Bonazza (www.andreabonazza.info):

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A queste percentuali governative, nei report non si sommano però le centinaia di clandestini che continuano ad entrare in territorio italiano dal confine sloveno, molti dei quali, negli ultimi mesi, arrivati alle porte del Friuli Venezia Giulia dalla Grecia dopo l’espulsione strategico-politica dalla Turchia di un Erdogan sempre più forte nel braccio di ferro con l’Unione Europea.

A tal proposito e detto da chi come il sottoscritto si è trovato il profilo Facebook democraticamente eliminato per la terza volta, vorrei ricordarvi di filtrare tutte le notizie che trovate su web, tv o carta stampata, e magari fare un paio di calcoli anche senza “l’illustre” contributo delle varie task-force sulle fake-news, al fine di comprendere che le masse migratorie in arrivo dalla rotta balcanica e in partenza dal confine greco-turco dopo la flebile rottura diplomatica dovuta all’aggressione ottomana in Siria e arginata solo dall’intervento di Mosca, non sono “rifugiati” siriani (3%) come vogliono farci intendere i media e la politica globalista.

Ma, sempre in arrivo dalla guerra in Siria, sono bensì migliaia di terroristi foreign fighters giunti da tutto il mondo per combattere la “guerra santa” contro lo Stato laico di Bashar al Assad e, oggi, costretti alla fuga trovando protezione dall’amica/alleata Turchia in seguito alla riconquista bellica nazionale dell’esercito regolare, come mi è stato inequivocabilmente spiegato dai soldati siriani reduci da Idlib, al ministero di Damasco nel corso della nostra ultima missione con Solid Onlus in Siria a gennaio.

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Nel corso della trasmissione in cui sono stato ospite la scorsa settimana, andata in onda sulla webTv dei patrioti ellenici, a causa di ciò che vi riportavo qui sopra gli amici greci mi hanno spiegato che, in seguito allo sfondamento del confine turco-greco con migliaia di immigrati all’assalto – anche armato e supportato dalle forze speciali turche – contro le forze armate e dell’ordine elleniche, oggi in Grecia troviamo una situazione che ha dell’incredibile; con centinaia di campi profughi all’aperto nelle isole e nell’entroterra, le Termopili, simbolo storicamente più alto contro l’invasione d’Europa, invase da migliaia di disperati tra i quali si mimetizzano però mercenari dell’ISIS e tagliagole islamisti reduci dalle peggiori stragi terroristiche nei territori vicino e mediorientali.

Insomma, con i popoli barricati dentro casa a lobotomizzarsi con i media che impongono la dittatura del Pensiero Unico, nelle strade d’Europa sono tornate a circolare da mesi centinaia di cellule terroristiche, più o meno dormienti, pronte alla prossima chiamata per la nuova Jihad. Ma gli italiani si preoccupano di mascherine, ombrelloni e dei verbali redatti dalla psico-polizia di Giuseppe Conte“.

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