Arte e Cultura
20 anni del Museum Ladin: aperte due nuove sezioni
Il Museo Ladino, aperto 20 anni fa, ha due nuove sezioni dedicate alla letteratura e alla scuola inaugurate il 24 giugno.
Con l’apertura di una nuova sezione sulla letteratura e una sulla scuola nelle valli ladine, il museo ladino Ćiastel de Tor a S. Martino in Badia ha celebrato il suo 20° anniversario giovedì 24 giugno. Erano presenti l’assessore Daniel Alfreider, il direttore del museo, Stefan Planker, la direttrice dell’Azienda Musei provinciali, Angelika Fleckinger, il presidente del comitato scientifico, Heinrich Huber e la direttrice del Dipartimento per l’educazione e la cultura ladina, Edith Ploner.
Museo dell’identità ladina
L’assessore Alfreider ha sottolineato “Il Museum Ladin raccoglie, conserva e documenta tutti quei beni materiali e immateriali che creano l’identità del popolo ladino. Il museo è anche luogo di incontro con altre culture ed è diventato, ad esempio, nel 2016 in occasione del Campionato europeo di calcio delle minoranze linguistiche Europeada”. Il presidente Huber ha presentato le tappe più importanti dello sviluppo del Museum Ladin “Dalla sua apertura, il museo ha curato 40 pubblicazioni, 250 eventi, sei edizioni della Trienala Ladina e 60 mostre organizzate“.
Sede distaccata a San Cassiano sull’orso delle caverne
Nel 2011 è stato inaugurato a San Cassiano, come sede distaccata del Museum Ladin, il Museum Ladin Ursus Ladinicus, dedicato alla preistoria dell’orso delle caverne e alla geologia delle Dolomiti. Dal 2012 il Museo Ladino dispone di un fondo con una vasta gamma di collezioni. Il direttore uscente del Museum Ladin, Stefan Planker, ha ringraziato tutti i dipendenti durante la celebrazione per la buona collaborazione dal 2002. La direttrice dell’ Azienda musei provinciali, Fleckinger, sarà responsabile del museo da luglio fino a quando la direzione non verrà assegnata.
Due nuove sezioni
La nuova sezione sulla scuola nelle valli ladine affronta le varie fasi del sistema scolastico ladino dall’epoca della monarchia austro-ungarica, nel corso del XX secolo, con le due guerre mondiali e l’introduzione del modello di scuola paritaria .
La sezione è stata presentata dall’ex dirigente scolastico ladino, Roland Verra.
La seconda sezione è dedicata alla letteratura ladina. Vengono presentate le biografie degli scrittori più importanti e parti delle loro opere. Gli autori provengono dalle cinque valli ladine. I testi sono stati scritti da Rut Bernardi. Dal 2001 il Museo Ladino di Castel Thurn (Ćiastel de Tor) offre uno spaccato della lingua, della tradizione, della storia, della cultura, delle leggende e dell’artigianato dei ladini dolomitici. Oltre a reperti di archeologia, geologia, turismo, storia economica e artigianato, sono esposti anche vecchi giocattoli.
Info: www.museumladin.it
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