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Politica

Malagestione emergenza, Puglisi Ghizzi: “Commedia tragicomica. Ora paghino i vertici politici”

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L’emergenza, la sua gestione goffa e approssimativa, gli errori grossolani della giunta e della Asl fanno ancora discutere. E mentre ci si appresta ad entrare nella cosiddetta ‘fase2’, si analizzano le responsabilità: diversi cittadini nonché larga parte dell’opposizione chiede chiarezza ad una classe politica locale che di fronte alla diffusione del contagio in Alto Adige si è dimostrata inadeguata. Si chiede in questa lettera anche il consigliere comunale Maurizio Puglisi Ghizzi: ora chi pagherà il conto?

Scrive Puglisi Ghizzi:

E’ notizia di questi giorni che la Procura ha indagato i vertici di ASL per “quer pasticciaccio brutto” delle mascherine e del materiale sanitario acquistato dalla Cina attraverso la Oberalp di H. Oberrauch; che le forze dell’ordine abbiano effettuato perquisizioni nella sede ASL e che i NAS siano al lavoro all’ufficio igiene di via Amba Alagi.

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Più che le motivazioni, abbastanza chiare, ho delle perplessità sulle persone indagate. Mi spiego: perchè sono indagati i vertici di ASL o quantomeno perchè solo i vertici di ASL?

Una decina di giorni fa, nel maldestro tentativo di spacciarsi per Babbo Natale, il sig. Oberrauch dichiarò ai quattro venti attraverso tutti i mezzi di stampa che non aveva guadagnato un “cent” (salvo il 3% di rischi e tasse “inesistenti) e che aveva fatto da intermediario (a questo punto vien da pensare intermediario di merce farlocca che a monte non aveva nessuna certificazione) su espressa richiesta del presidente Kompatscher (eccolo) che lo aveva contattato personalmente per metter su questa che, sta rivelandosi pian piano, una commedia tragicomica.

Insomma da osservatore e da cittadino vedo che c’è  la necessità di materiale sanitario, che è stato contattato da Palazzo Widmann il primo “Babbo Natale” disponibile per reperire e mediare l’acquisto della merce – scadente e non certificata –  e poi….. si indaghi solamente in altra diversa direzione (Asl).

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Vorrei anche sottolineare che questo pasticcio e le indagini conseguenti hanno sospeso per 3 giorni il lavoro dei tamponi: infatti l’ufficio igiene oltre a necessitare di materiale come quello sequestrato si sono ritrovati in laboratorio i NAS che indagano. Ovviamente tutto questo ha portato ad un sovraccarico di lavoro per il laboratorio – che tra l’altro è sempre in carenza di reagenti – con centinaia di persone in attesa di tampone costrette ancora a lunghe attese.

Chi paga in termini sociali tutto questo?

C’è qualcosa che non mi torna, tutta questa situazione oltre che per i modi e le conseguenze pratiche puzza da “scaricabarile” lontano 3 miglia, e, perdonatemi l’ironia, mi fa tornare alla mente una frase di Al Pacino nel film Scent of a Woman: ‘Quando piove la mexxa, c’è molta gente che scappa e pochi altri che tengono duro’ e purtroppo non facciamo difficoltà a capire chi sono coloro che scappano (dalle proprie responsabilità) o si chiudono a ‘Palazzo’ e chi affronta obtorto collo gli eventi.

Come sempre, auspico la fine di questa emergenza con la speranza che venga chiesto conto alla nostra inadeguata classe politica dirigente affinchè ne paghino le conseguenze.

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