Alto Adige
Patrimonio provinciale, vendita di oltre 160 beni immobili per un’entrata di 18 milioni di euro
Il piano annuale di vendite ed acquisti del patrimonio immobiliare provinciale riferito al 2021 è stato approvato dalla Giunta di Palazzo Widmann su proposta dell’assessore all’edilizia pubblica e patrimonio, Massimo Bessone. In totale vengono alienati, sia ceduti gratuitamente ai Comuni che posti in vendita, oltre 160 beni immobili per un’entrata stimata in poco meno di 18 milioni di euro. La Ripartizione patrimonio ha, invece, in programma l’acquisto di 17 beni immobili, per un investimento di circa 124.000 euro. Tra questi vi è l’acquisizione di un rifugio alpino, il Rifugio Europa nel Comune di Vizze e di aree di pertinenza del Rifugio Roma a Riva di Tures.
Iter più snello con i decreti dell’assessore
La novità è l’applicazione di uno snellimento dell’iter amministrativo: dei beni indicati, infatti, oltre i due terzi potranno essere alienati o acquisiti semplicemente con decreto dell’assessore Bessone e non più con delibera della Giunta provinciale. A fronte del programma annuale di gestione del patrimonio, in base alla modifica di legge varata quest’anno, la Giunta delega l’assessore al patrimonio a disporre l’acquisizione, l’alienazione, la cessione gratuita di immobili, la costituzione o estinzione di diritti reali su immobili del Patrimonio, qualora il loro valore non superi l’importo di 260.000 di euro. Per i beni di valore superiore a questa cifra resta competente la Giunta provinciale. In questa categoria di vendite rientrano quelle previste di villa Delug a Vanga/Renon, della residenza Buol – Biegelleben a Caldaro, dello Josefsberg a Foresta nel comune di Lagundo, della casa Schneeberg a Ridanna, del convitto Maria Ward a Merano. Per questi beni l’entrata presunta ammonta a 14 milioni di euro.
Valorizzazione del patrimonio provinciale
“Abbiamo verificato che alcuni beni immobili non sono più di interesse istituzionale e per questo motivo intendiamo venderli. Con la vendita puntiamo a togliere i beni dal rischio degrado, il ricavato delle vendite lo potremo impiegare per finanziare altri progetti importanti per i cittadini, soprattutto per le categorie più deboli. Inoltre, con le vendite gli immobili potranno essere rivalorizzati dagli acquirenti“, fa presente l’assessore Massimo Bessone. “Il piano è uno strumento di programmazione delle attività di dismissione e gestione del patrimonio immobiliare disponibile della Provincia al fine di procedere al riordino, alla gestione e valorizzazione dei beni immobiliari pubblici“, spiega Daniel Bedin, direttore della Ripartizione patrimonio.
Ceduti ai Comuni da beni ex ANAS a centro di riciclaggio
Con decreti che saranno sottoscritti dall’assessore provinciale all’edilizia pubblica e patrimonio Massimo Bessone, potranno essere ceduti vari beni per un’entrata presunta di 3,7 milioni di euro. Così, ai rispettivi Comuni saranno ceduti parcheggi, come a Nova Levante, Nova Ponente e Rio Pusteria, mentre al Comune di Egna la zona ricreativa. Al Comune di Curon Venosta saranno trasferiti beni ex ANAS a Resia e San Valentino, al Comune di San Candido l’ex strada militare a Prato alla Drava, l’ex casa dei ferrovieri a Sluderno, mentre al Comune di Ultimo andrà un’area per l’edificio della scuola per l’infanzia e la zona produttiva a Santa Valpurga. Al Comune di San Giacomo/Laives sarà ceduto il centro di riciclaggio e a quello di Laces la pista ciclabile a Coldrano. Saranno ceduti ai rispettivi Comuni tratti di strade provinciali, cosiddetti relitti stradali non più utilizzati, a Tires e Badia.
In vendita zone produttive, bunker, malga e frutteti
Il piano vendite prevede anche l’alienazione e messa in vendita di varie zone produttive come ad esempio a Nova Ponente, Nova Levante, Lana, Tunes/Vipiteno, San Martino di Tures, San Lorenzo, Nalles, Lazfons/Chiusa, Santa Valpurga e Cengles/Lasa. Nel comune di Funes sarà posta invendita una malga, mentre saranno alienati dei frutteti a Tirolo, Corces/Silandro e Vadena. Nel comune di San Genesio, invece, saranno alienati bei beni ex ANAS, mentre a Merano l’ex sede dell’UPAD.
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