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Responsabilità delle imprese. Dorfmann: “Un’opportunità per le piccole aziende”

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In un futuro prossimo, le imprese europee dovranno evitare qualsiasi effetto negativo su diritti umani e ambiente lungo l’intera catena di valore. È quanto prevedono le nuove regole europee sulle catene di approvvigionamento, approvate oggi dal Parlamento europeo.

È giusto far rispettare il principio della ‘dovuta diligenza’ delle aziende, così come è importante impedire che i diritti fondamentali siano calpestati per massimizzare i profitti”, afferma l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, il quale sottolinea che le piccole e medie imprese non saranno interessate dalle nuove norme.

Già dal febbraio 2022 era in discussione a Bruxelles un nuovo dispositivo sulle catene di valore. All’epoca la Commissione aveva presentato una proposta di legge, che nei mesi successivi è stata oggetto di un dibattito animato. “Per alcuni il testo della Commissione era troppo ambizioso, per altri non lo era abbastanza. – spiega DorfmannIl compromesso che abbiamo trovato costituisce una base importante”.

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Il principio fondamentale delladirettiva relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità” è che le aziende europee hanno ora l’obbligo di individuare, valutare e prevenire gli effetti negativi potenziali o effettivi che possono comportare le loro attività, e quelle delle loro catene del valore.

E questo indipendentemente da dove nel mondo si trova la sede dei loro fornitori. “Con la nuova norma si ribadisce che l’Europa non tollera situazioni di lavoro minorile o schiavitù, neanche per quanto riguarda i propri fornitori – e si afferma che essi devono rispettare gli standard ambientali di base, la biodiversità e che le politiche aziendali devono anche tener conto dell’obiettivo di non far aumentare la temperatura media globale oltre gli 1,5 °C”, continua Dorfmann.

L’europarlamentare nota con soddisfazione che la nuova norma varrà solo per le grandi imprese. “Le piccole e medie imprese ricorrono a catene di fornitura globali solo in casi eccezionali, quindi per loro la nuova legge costituirebbe un inutile onere aggiuntivo”, argomenta Dorfmann.

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Perciò, per le piccole e medie imprese della nostra Regione, la nuova norma rappresenta un’opportunità. “Verranno meno le condizioni che permettevano alle grandi imprese di avere un iniquo vantaggio competitivo. Le nostre aziende locali, che sono innovative, etiche e sostenibili, potranno beneficiare di questa situazione, perché anche i fornitori delle grandi imprese europee dovranno ora stare alle stesse regole del gioco”, così Dorfmann.

Con l’approvazione della direttiva relativa al dovere di diligenza delle imprese, il Parlamento europeo apre ai negoziati finali col Consiglio europeo, dove gli stati membri diranno la loro. “Spero che in quest’ultima fase il testo non verrà snaturato o indebolito nella sua ambizione. Solo così la nuova legge potrà raggiungere gli obiettivi che si prefigge, ovvero aumentare gli standard in materia di diritti umani, ambiente e clima e al contempo promuovere una concorrenza più equa”.

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