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Economia e Finanza

“Acquista ora, paga poi”: pagamento rate o credito al consumo? Attenzione a non perdere il controllo delle proprie finanze

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Molte pubblicità e molti siti online portano spesso a credere che ci si possa permettere di acquistare qualsiasi bene o servizio, anche quelli in apparenza più inaccessibili. Sembra quasi che il denaro sia sempre lì, a portata di mano, per approfittare delle occasioni o di super-offerte reclamizzate ovunque, dal commercio online ai centri commerciali, dai mobilifici ai negozi di apparecchi elettronici, alle spese del dentista ecc…

Anche l’attuale situazione di emergenza sanitaria sta spingendo molte persone a sfruttare ogni occasione di acquisto e di finanziamento facile, a costo basso o addirittura “senza interessi”. La spinta verso pagamenti rateizzati non riguarda solo prodotti cari, bensì anche per acquisto di beni di modesto valore: ad es. desidero acquistare on-line un paio di scarpe da 30 euro, e il fornitore mi propone di rateizzare il prezzo in 3 rate da 10 euro, senza interessi e spese annesse, il tutto magari con l’utilizzo di un app.

Le nuove frontiere degli acquisti, soprattutto online, propongono accanto alla classica forma di pagamento tramite un contratto di finanziamento con una società finanziaria – il cd. credito al consumo per intendersi – anche nuove e più semplificate modalità di pagamento come appunto il semplice pagamento rateizzato del prezzo.

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È ciò che ormai è dato incontrare quando si effettuano acquisti su varie piattaforme online, note e meno note, ma anche su siti di vendita online. Stanno entrando nel mercato europeo (e italiano) anche società che, previa convenzione con i fornitori, si occupano di offrire loro il servizio di pagamento rateizzato al cliente: in tali casi il consumatore non paga nessun interesse o commissione, costi che vengono invece sopportati dal fornitore stesso. Attenzione però al rimborso regolare delle rate: in questi casi sono previste delle penali.

Le differenze

Mentre nel caso del “pagamento rateizzato” stiamo parlando di una delle modalità di pagamento del prezzo (in rate e senza costi aggiuntivi apparenti) proposte dal venditore, alternativa a quella del pagamento immediato dello stesso prezzo, nel caso di un vero e proprio finanziamento, questo dovrà essere esplicitato in un apposito contratto aggiuntivo (che può anche essere in uno con il contratto principale di acquisto del bene) nel quale dovranno essere indicati anche i costi del finanziamento stesso (in particolare gli interessi – o TAN – e gli altri costi accessori).

Le insidie del “credito al consumo”

Il cd. credito al consumo nasconde insidie e trabocchetti che è meglio conoscere prima di firmare qualsivoglia contratto di acquisto di un bene o servizio (es. il dentista) con annesso contratto di finanziamento. Al seguente link (https://www.consumer.bz.it/it/acquistare-rate) , il CTCU mette a disposizione un vademecum a tal riguardo dal titolo “Acquistare a rate – A cosa bisogna fare attenzione?”

I consigli del CTCU

Prima di accendere un prestito per acquisti più importanti (es. un’automobile o una cucina nuova), forse sarebbe bene provare, per alcuni mesi, a risparmiare l’importo della futura rata di rimborso del finanziamento. In tal modo, si può capire se il vostro bilancio familiare sia in grado di “sopportare” questa ulteriore spesa mensile. Avrete inoltre il vantaggio di valutare con calma l’acquisto che intendete fare e, qualora decideste di aprire un finanziamento, potrete comunque versare un acconto maggiore grazie a quanto risparmiato in questo “periodo di riflessione”.

Commenta Gunde Bauhofer, Direttrice del CTCU “Già da molti anni il CTCU consiglia la tenuta del cd. ‘libretto contabile’ (https://contiincasa.centroconsumatori.it/), strumento di controllo delle proprie entrate e uscite finanziarie adottato da numerose famiglie e consumatori della nostra provincia e non solo. Altro consiglio è quello di cercare di costruirsi una piccola “riserva” per le spese impreviste, che soprattutto in periodi di crisi o di incertezza come l’attuale, potrebbe dare respiro al bilancio famigliare in momenti di difficoltà economica oppure di semplice pianificazione finanziaria”.

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