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Italia ed estero

Asilo e migranti, ecco tutto le novità sul nuovo accordo europeo

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Immagine di repertorio
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Dopo sette anni di trattative, l’Unione Europea ha siglato una storica intesa sui migranti. È stato infatti, firmato a Lussemburgo un nuovo accordo tra i 27 Paesi dell’Ue, con voto a maggioranza qualificata. Le uniche contrarie Ungheria e Polonia, astenute Lituania, Malta, Bulgaria e Slovacchia, l’Italia invece ha votato a favore.

I due regolamenti approvati puntano a fortificare la responsabilità a carico dei Paesi di primo ingresso. Si renderà poi obbligatoria la solidarietà da parte degli altri Paesi con tanto di numeri stabiliti.

E ancora, i ricollocamenti, non saranno obbligatori, ma è previsto un contributo finanziario. L’ultimo ostacolo da superare era la controversia tra Italia e Germania sulla definizione di Paese terzo, ovvero “sicuro” per i rimpatri dei migranti non ammessi all’asilo e i vari criteri di “connessione” con quel Paese.

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Su questo tema, il nuovo testo sul Patto per l’asilo e le migrazioni introduce la novità della procedura accelerata alla frontiera per esaminare le domande dei migranti che hanno minori possibilità di ottenere lo status di rifugiato. Le domande di asilo dovranno essere esaminate entro 12 settimane. Si chiede, poi, di introdurre una quota annuale di posti da ripartire in ogni Paese sulla base di una formula che tiene conto del Pil e della popolazione

Al termine della riunione,  la premier Giorgia Meloni ha dichiarato: “Quando noi non riusciamo a reggere i flussi migratori, in qualche modo il problema diventa di tutti“. Decisamente su altre posizioni la Polonia: “Politicamente, pragmaticamente questo meccanismo di ricollocamento dei richiedenti asilo in Ue è inaccettabile per noi“.

Anche se si tratta solo di una posizione negoziale del Consiglio che dovrà poi trattare con il Parlamento Ue,  l’accordo può essere considerato uno dei più importanti passi in avanti fatti negli ultimi sette anni.

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