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Benessere e Salute

Asl: gli altoatesini soffrono meno di depressione. Ma il tasso di suicidi resta troppo alto

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È Roger Pycha, Primario del Servizio Psichiatrico di Bressanone e Coordinatore della Rete per la Salute Mentale dell’Azienda sanitaria, ad annunciare la notizia in occasione della Giornata della Depressione che si celebra il 1° ottobre: secondo il cosiddetto studio PASSI, il 6% della popolazione adulta italiana soffre di depressione, mentre il dato che riguarda l’area geografica tra Salorno e Resia è del 3,5%. 

I dati altoatesini riguardano la popolazione adulta tra i 18 ed i 69 anni. Nella media le persone depresse in Alto Adige si vivono psichicamente malate per 200 giorni all’anno, lottano con disturbi fisici per 120 giorni all’anno e non se la sentono di reggere il lavoro e la vita quotidiana per 84 giorni all’anno.

Molte ricerche confermano come le cause della depressione siano un insieme di predisposizione ereditaria, esperienze inconsce durante la prima infanzia, di tutta una storia di apprendimenti fallimentari e dell’immediato impatto di esperienze negative quali perdite o conflitti.

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Lo studio PASSI ha raccolto i fattori scatenanti dei disturbi depressivi: nel 21,4% si tratta di gravi difficoltà finanziarie; nel 7,1% di solitudine; nel 6,3% di basso livello di istruzione con sola scolarizzazione primaria; nel 6,1% di persone affette da almeno una malattia cronica; nel 5,6% di disoccupazione e nel 4,9% di cittadinanza straniera. 

Tuttavia, lo studio PASSI D’ARGENTO, un’indagine che riguarda la popolazione provinciale over 65, dimostra un significativo aumento della depressività in età avanzata: il 9,5% di tutte le persone oltre i 65 anni sono depresse, tipicamente donne (12,0%) che rappresentano il doppio degli uomini (6,3%).  Anche in questa classe d’età la situazione sociale (isolamento) e finanziaria (povertà) sembrano essere incisive. 

A dispetto del dato fornito dall’Azienda sanitaria locale, rimane tuttavia un quesito: l’Alto Adige è una provincia duramente colpita dalla problematica dell’alto tasso di suicidi (leggi In Alto Adige un suicidio a settimana e ogni giorno da 1 a 3 persone tentano di togliersi la vita“).

Si parla, a livello territoriale, di un suicidio a settimana e da uno a tre tentativi di togliersi la vita ogni giorno, senza contare che negli ultimi 20 anni, dal 1997 al 2017, il numero delle persone che si sono tolte la vita ammonta a 1071, il doppio rispetto alla media nazionale italiana.

Peggio dell’Alto Adige solo la Sardegna. Può conciliarsi questo dato con quello riportato dalla Asl locale che indica un tasso di depressione in provincia tra i più bassi in Italia?

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