Connect with us

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Italia ed estero

Carabiniere ucciso, una insegnante su Fb: «Uno in meno». I social si scatenano

Pubblicato

-

Foto ilmessaggero.it
Condividi questo articolo




Pubblicità

«Uno di meno, e chiaramente con uno sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza».

Questo il commento di un’insegnante di Novara, Eliana Frontini,dopo la morte di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere dei carabinieri ucciso due notti fa a Roma. Frontini si è poi scusata ammettendo: ««Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto. Ho scritto una cavolata».

Ma la pezza pare ancora peggio del buco.

Pubblicità - La Voce di Bolzano

Pubblicità - La Voce di Bolzano

L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha disposto l’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti della docente. (nella foto)

I social si sono scatenati e il profilo di Eliana Frontini è stato preso d’assalto da centinaia di internauti che hanno cominciato ad insultare e minacciare. (sotto i primi commenti)

Poi il profilo della docente è stato chiuso.

Sulla vicenda interviene il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: «Il caso va chiarito fino in fondo. Se fosse vero, sarebbe gravissimo. Insultare un servitore dello Stato, caduto compiendo il proprio dovere, infierire sulla disperazione dei suoi cari e, allo stesso tempo, offendere l’intera Arma dei Carabinieri, non sono. Un comportamento che non avrebbe niente a che vedere con lo spirito, l’abnegazione e la professionalità della nostra classe docente».

Invece il ministro dell’Interno Matteo Salviniha commentato: «Un commento vergognoso, vomitevole, ancora più grave perché viene da una insegnante. Che in un primo momento ha negato, poi, di fronte all’evidenza, si è scusata»

Viene alla mente un altro caso simile, successo il 22 febbraio del 2018.

Protagonista un’altra insegnante, poi licenziata,Lavinia Flavia Cassaro, che aveva inveito contro le forze dell’ordine, durante una manifestazione antifascista contro un convention elettorale del leader di CasaPound Simone Di Stefano in un hotel di corso Vittorio.

L’insegnante era sta filmata e fotografata mentre insultava i poliziotti schierati per impedire contatti tra i gruppi di militanti. Successivamente la donna aveva rimarcato gli insulti rilasciando un’intervista a una troupe di Mediaset.

«Dovete morire»– urlava contro la Polizia che tentava di contenere i manifestanti anarchici.

Pubblicità - La Voce di Bolzano
Pubblicità - La Voce di Bolzano

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti