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Italia ed estero

Carabiniere ucciso a Roma, la trama si inverte. Due giovani americani indagati, uno reo confesso

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Non erano magrebini. Nonostante le foto segnaletiche dei due maggiori indiziati circolanti tra gli addetti ai lavori, le indagini sull’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, 35 anni, hanno preso la giusta direzione e si sono concentrate su due giovani cittadini americani sospettati dell’omicidio.

Entrambi intorno ai 20 anni, i ragazzi erano stati trattenuti dai militari dell’Arma in concomitanza al fermo di altri cittadini extracomunitari come loro, tutti quanti precedentemente sentiti e schedati dai carabinieri della Capitale in via precauzionale.

Ad incastrarli le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Due studenti che erano già stati stati interrogati nella caserma dei carabinieri di via Inselci e rintracciati in un albergo poco distante dal luogo dell’aggressione.

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La stanza all’hotel LeMeridien Visconti di via Cesi, nel quartiere Prati, sarebbe stata dunque occupata dai 20enni americani e non dai magrebini come inizialmente ipotizzato dalla stampa e dagli investigatori.

Ed è così che dopo qualche ora di interrogatorio uno dei giovani statunitensi avrebbe confessato l’omicidio.

I carabinieri in borghese, allertati dalla vittima della rapina avvenuta nel tardo pomeriggio, intorno alle 18, avrebbero in seguito bloccato i due sospettati per furto ed estorsione.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, nella serata di martedì i ragazzi avrebbero infatti sottratto il borsello di un uomo per poi chiedere una somma di denaro in cambio della restituzione. La vittima si sarebbe presentata la sera di giovedì all’appuntamento, accompagnata però dai militari.

La revisione dell’accaduto suggerirebbe che l’uomo a cui sarebbe stato portato via il borsello sarebbe in realtà un pusher che aveva venduto ai ragazzi, in cerca di sballo a Trastevere, dell’aspirina al posto degli stupefacenti. Di qui la reazione ritorsiva che avrebbe portato poi, una volta incontrati i carabinieri, alla morte di Cerciello.

Molte le volanti della @poliziadistato che oggi percorrevano le strade della Capitale a sirene spiegate, davanti al Comando Generale dei , per solidarietà all’Arma che drammaticamente ha perso uno dei suoi uomini.

Un momento pieno di emozione che ci sembra giusto condividere, ringraziando i colleghi della Polizia per il gesto“, si legge in un tweet dell’Arma sul social network.

Il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, lo ricordiamo, aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno.

Secondo quanto si apprende dal Comune di Somma Vesuviana, suo paese di provenienza, i funerali saranno celebrati lunedì 29 luglio alle 12 nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114, la stessa dove un mese e mezzo fa il carabiniere si era sposato.

Cordoglio è stato espresso anche da parte della politica e delle Istituzioni, tra cui quello del vicepremier e Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Sotto, una delle ultime immagini del vice brigadiere: in un momento spensierato e il giorno del suo matrimonio con la moglie Anna Rosa.

 

 

 

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