Società
Coronavirus: la diocesi sospende le messe. Nuove disposizioni anche per i funerali
A seguito del nuovo decreto firmato ieri (8 marzo) dal Presidente del Consiglio con le ulteriori misure per contenere e contrastare il diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, la Diocesi di Bolzano-Bressanone informa che con effetto immediato sono sospese tutte le messe.
Come informa la nota del vescovo Ivo Muser e del vicario generale Eugen Runggaldier:
– Chiese e cappelle dalla diocesi di Bolzano-Bressanone restano aperte, ma tutte le celebrazioni sono sospese.
– Per il commiato dei defunti, indipendentemente dal fatto che siano previste la sepoltura nella terra o la cremazione, le esequie possono avvenire esclusivamente con una breve celebrazione al cimitero, all’aperto, alla presenza dei parenti più stretti, mantenendo la distanza di almeno un metro tra i presenti e astenendosi dalla stretta di mano per le condoglianze. La celebrazione in memoria del defunto sarà recuperata in un momento successivo. I fedeli sono invitati a seguire le sante messe quotidiane attraverso le emittenti radiofoniche diocesane e attraverso gli altri media.
– Tutti gli incontri e le manifestazioni organizzate dalla Diocesi sono annullati, così anche la Giornata di ritiro per sacerdoti e diaconi prevista per il 17 marzo.
– i viaggi che sono stati organizzati dall’Ufficio pellegrinaggi della Diocesi non hanno luogo.
– il Palazzo vescovile-Hofburg di Bressanone con annessi museo e archivio resta chiuso al pubblico, lo stesso vale per la biblioteca e mediateca nel Centro pastorale a Bolzano.
– nelle parrocchie e nelle altre strutture possono svolgersi incontro solo se viene garantito il rispetto di una distanza minima di sicurezza di un metro tra tutti i presenti. Se ciò non è possibile, l’incontro non avrà luogo.
A queste misure si aggiunge la riflessione del vescovo Ivo Muser:
“Chiedo a tutti i fedeli della nostra Diocesi di seguire questa decisione dolorosa ma necessaria, che è espressione della nostra responsabilità e solidarietà per il bene dell’intera società. Proprio in questi tempi difficili si possa noi riscoprire quanto sia importante la comunità dei credenti, l’ascoltare assieme la Parola di Dio, la celebrazione dell’eucarestia e dei sacramenti.
Raccomando la preghiera personale e la preghiera nelle nostre famiglie. Le chiese sono aperte e invitano al raccoglimento e alla preghiera davanti al Santissimo.
Siamo uniti nella preghiera e nella speranza a tutti i malati, con i loro familiari e con le tante persone che sono loro accanto sul piano umano, sanitario e spirituale. Con la preghiera siamo vicini anche a quanti esercitano una particolare responsabilità sociale, medica, e politica in questo frangente. Auguro un cammino pieno di speranza verso la Pasqua: dalla croce alla resurrezione“.
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