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Arte e Cultura

Delegazione di Mauthausen a Bolzano per studiare i monumenti “controversi”

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Una delegazione di Mauthausen in visita sabato scorso a Bolzano per studiare la contestualizzazione dei monumenti “controversi”, è stata dapprima ufficialmente ricevuta in municipio all’Assessora comunale alla Cultura Chiara Rabini e quindi accompagnata suoi luoghi d’interesse. Con la delegazione composta da assessori e consiglieri comunali della cittadina di Mauthausen, anche la Parlamentare austriaca Sabine Schatz e l’Assessore alla Cultura e rappresentante dell’associazione “Perspektive Mauthausen” Walter Hofstaetter. L’incontro ha visto la partecipazione anche di alcuni componenti la Commissione Cultura e di funzionari dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bolzano.

L’Assessora Rabini ha salutato e ringraziato i membri della delegazione composta principalmente da persone impegnate in attività antifasciste.  “Spero che questo incontro ci dia l’opportunità di stabilire contatti, consolidare rapporti tra le nostre Città e rafforzare il nostro comune impegno per la Memoria e per la pace“. Da anni infatti il Comune di Bolzano, in particolare l’Archivio Storico dell’Assessorato alla Cultura, è impegnato in attività di conservazione e valorizzazione della Memoria.

“A Bolzano – ha detto Rabini – i luoghi “controversi” sono stati studiati e contestualizzati per fornire alla popolazione un modo nuovo e più comprensibile di guardare le cose. Proprio per questo motivo, la Città di  Bolzano è stata selezionata dal Ministero dell’Interno quale “Città della Memoria 2022”, ed ha avuto così l’opportunità, attraverso varie mostre ed eventi, di dare ancor più importanza al Ricordo e di mostrare come tale delicato ed importante lavoro sia stato svolto negli ultimi anni. Gli interventi più importanti  hanno riguardato il Monumento alla Vittoria, il bassorilievo monumentale di piazza Tribunale da Hans Piffrader a Hannah Arendt e l’ex campo di concentramento nazista in via Resia, siti oggetto di visita della delegazione di Mauthausen. “Grande impegno del Comune di Bolzano – ha concluso l’Assessora – è stato anche quello di rendere questi luoghi un’occasione di vera riflessione critica e culturale per tutta la popolazione”.

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