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Benessere e Salute

I nati prematuri e il lungo viaggio che questi piccoli e i loro genitori devono affrontare

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I bambini nati prima della 37a settimana di gravidanza sono definiti prematuri. I Primari Martin Steinkasserer e Alex Staffler hanno illustrato durante la conferenza stampa di oggi (10.11) il lungo viaggio che questi piccoli e i loro genitori devono affrontare.

Diventare genitori è una delle esperienze più belle che una persona possa vivere. Attesa, emozione e tanto amore attendono i bebè alla loro nascita. Ma a volte il tempo stringe: si presenta il rischio di parto prematuro e bisogna fare tutto il possibile dal punto di vista medico affinché il/la piccolo/a possa trascorrere ancora un po’ di tempo nel grembo protettivo della mamma. Oppure, se la nascita non può essere evitata, è necessario ricorrere alla moderna Terapia Intensiva Neonatale, che consente ai più piccoli di iniziare la loro vita un po’ in anticipo.

Martin Steinkasserer, Primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia presso l’Ospedale di Bolzano, illustra questo percorso, spesso difficile: “Fortunatamente la maggior parte delle gravidanze e dei parti avviene senza complicazioni. Nei casi in cui insorgono delle complicazioni durante la gravidanza e durante il parto, la mamma e il/la neonato/a vengono accolti con le massime cure nel Centro di Medicina Perinatale a Bolzano.

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Se il parto prematuro è già imminente, la gestante viene trasferita a Bolzano prima del parto, per dare al/la neonato/a le migliori cure possibili.” In questo contesto, è molto importante riconoscere per tempo i fattori di rischio, in modo da poter iniziare il prima possibile un trattamento medico o chirurgico.

Alex Staffler, Primario del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale e pertanto punto di riferimento per i bambini prematuri di tutto l’Alto Adige, ci ricorda i progressi della medicina: “Non dobbiamo dimenticare che un parto prematuro si verifica il circa il 10% delle gravidanze. Oggi anche i bambini che vengono alla luce prima della 32° settimana hanno buone possibilità. Solo quest’anno, nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale, abbiamo già curato 243 neonati e 116 prematuri, tra cui 30 prematuri molto piccoli. Gli ottimi risultati ottenuti in termini di sviluppo confermano l’alta qualità delle cure offerte.”

Particolarmente degna di nota, afferma Staffler, è stata anche la collaborazione interdisciplinare: “In collaborazione con Ostetricia e Chirurgia Pediatrica, gli interventi chirurgici sono stati eseguiti con successo già in età neonatale.”

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A questo proposito, il Vicedirettore sanitario Pierpaolo Bertoli commenta: “La medicina moderna garantisce alla madre e al neonato la massima sicurezza. Nel corso del tempo sono state introdotte tecniche sempre migliori per consentire ai bambini di svilupparsi normalmente. L’assistenza ginecologica-ostetrica e la terapia intensiva offerta ai neonati prematuri in Alto Adige sono di altissimo livello.”

Purtroppo, non è scontato che i bambini arrivino al mondo sani e sviluppati, ha sottolineato la Direttrice di Comprensorio Irene Pechlaner. Per secoli, si è dovuto semplicemente accettare questo fatto, con molta sofferenza per tutti coloro che ne erano affetti. “Oggi, nella maggior parte dei casi, possiamo offrire anche ai più piccoli un buon inizio di vita. Anni dopo, diventeranno bambini sereni e i loro genitori mamme e papà felici – e, quale Direttrice di Comprensorio, sono orgogliosa per ogni singolo/a bambino/a.”

Il 17 novembre si celebra la Giornata Mondiale dei Nati Prematuri.

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